Maurizio Mangiapane, residente a Chieri, nel torinese, sta vivendo una condizione umiliante a causa della burocrazia e della mancanza di un ascensore nel suo palazzo
Gambe amputate dopo una trombosi, ma Maurizio non ha l’invalidità ed è costretto a strisciare per uscire di casa. Maurizio Mangiapane, un uomo di 59 anni residente a Chieri, nel torinese, sta vivendo una condizione umiliante a causa della burocrazia e della mancanza di un ascensore nel suo palazzo. A seguito di una trombosi, Maurizio ha dovuto subire l’amputazione di entrambe le gambe. Ma nonostante la sua disabilità, l’Asl Torino 5 non gli ha ancora riconosciuto l’invalidità, impedendogli di ottenere un montacarichi per il suo palazzo.
Costretto a strisciare per uscire di casa, Maurizio si vergogna della sua situazione e ha chiesto aiuto alla sua famiglia per costruire una rampa di legno fatta in casa per la sua carrozzina. La sua situazione sarebbe risolta se potesse ottenere un appartamento con accesso facilitato per i disabili in carrozzina, ma le banche non concedono mutui senza una garanzia e, nella sua condizione, Maurizio non può fornirla.
La storia di Maurizio è un esempio della difficoltà che le persone con disabilità devono affrontare ogni giorno. Oltre alla loro condizione fisica, devono lottare contro la burocrazia e la mancanza di infrastrutture adeguate, che spesso li costringono a vivere in situazioni in cui la loro dignità viene messa a rischio. Speriamo che la situazione di Maurizio si risolva presto e che sia un segnale per migliorare la situazione delle persone con disabilità in Italia.