La battaglia legale tra due sorelle romane a causa di un abito da sposa mai restituito continua a tenere banco, con botte, insulti e minacce
Le due sorelle che litigano da 7 anni per un abito da sposa mai restituito . Litigare con la propria sorella per un vestito da sposa non è certo una novità. Ma quando la contesa si trasforma in una vera e propria aggressione, con calci e pugni volati dappertutto, allora la situazione assume i toni di una vera e propria guerra. È quanto accaduto a Roma, dove Tiziana Lainà e suo marito, Lorenzo Silvi, sono finiti sul banco degli imputati dopo aver aggredito la sorella della donna, Sabrina Lainà, per l’abito da sposa che non era mai stato restituito.
I fatti risalgono al 5 maggio 2016, quando Sabrina si recò a casa di Tiziana per recuperare l’abito che le aveva prestato tre anni prima. Nonostante i numerosi solleciti, l’abito bianco non era mai stato restituito. E così, quella sera, Sabrina decise di presentarsi di persona per riprenderselo. Ma l’incontro si trasformò presto in una violenta aggressione, con Tiziana e suo marito che iniziarono a colpire la sorella con calci e pugni.
Durante la colluttazione, Tiziana ruppe anche il cellulare di Sabrina, cercando di nascondere i messaggi di minacce che aveva inviato poco prima. Ma le prove erano già state raccolte, tra cui il referto medico delle lesioni subite da Sabrina e la fattura della riparazione del telefono.
Il processo è durato sette anni, ma non è ancora concluso. Nel frattempo, l’episodio è diventato famoso come uno dei casi più curiosi di litigio tra sorelle per un abito da sposa. La morale della storia? Meglio evitare di prestare gli abiti da sposa alle sorelle, o almeno di restituire tempestivamente ciò che si è preso in prestito.