La “pila eterna”: il vogherese Gianni Lisini diventa il moderno Alessandro Volta e brevetta la pila del futuro. Quando il genio incontra l’utilità
Stanco di dover cambiare sempre la batteria del tuo prodotto tecnologico? Sarebbe fantastico se potessimo avere a disposizione una “pila eterna“. Potrebbe non essere più un’utopia.
L’ingegnere elettronico e ricercatore presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, Gianni Lisini, ha brevettato l’accumulatore ibrido ovvero una batteria formata da un accumulatore chimico con un condensatore “supercapacitore” in grado di immagazzinare cariche per migliaia di Farad, sostenendo così un numero molto elevato di cicli di ricarica.
Il prototipo da lui realizzato in versione green, ovvero senza l’utilizzo di metalli pesanti, ha una vita tra i 15 e i 20 anni, ma con degli accorgimenti potrebbe essere allungata. Se il progetto andasse in porto questa pila potrà essere applicata nell’industria, nell’alimentazione delle batterie delle biciclette e in una centralina metereologica.
Non vediamo l’ora di scoprirne i risvolti con la speranza di poter trovare sul mercato mondiale il segreto della pila eterna.
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