A un funzionario indiano di 32 anni di nome Rajesh Vishwas, il tentativo di recuperare il suo costoso smartphone è finita con la sua sospensione dal lavoro
Perde il telefono e fa prosciugare un bacino idrico per ritrovarlo.
Quando si tratta di ritrovare un oggetto smarrito, molti di noi farebbero qualsiasi cosa per riaverlo indietro. Ma cosa succede quando questa ricerca diventa una vera e propria ossessione che mette a rischio risorse preziose? È esattamente ciò che è successo a un funzionario indiano di 32 anni di nome Rajesh Vishwas, la cui avventura nel tentativo di recuperare il suo costoso smartphone è finita con la sua sospensione dal lavoro.
Tutto è iniziato quando Rajesh stava scattando un selfie con alcuni amici lungo le rive di un bacino idrico nella diga di Kherkatta, nell’India centrale. Nel bel mezzo dello scatto, il suo smartphone da 1200 dollari gli è scivolato dalle mani ed è finito nelle profondità dell’acqua. In un primo momento, ha cercato di chiamare i sommozzatori per cercare di recuperare il telefono dal fondale, ma i loro sforzi sono stati vani.
Non volendo accettare la perdita del suo prezioso dispositivo, Rajesh ha deciso di prendere una decisione estrema: ha ordinato di prosciugare il bacino idrico. Il bacino, che viene utilizzato per l’irrigazione dei campi nell’area agricola di Chhattisgarh, è una risorsa essenziale per la comunità locale. Ma ciò non ha fermato Rajesh nel suo intento di ritrovare il suo telefono.
Il gesto del funzionario ha sollevato indignazione e preoccupazione tra i suoi colleghi e la comunità. L’acqua è una risorsa vitale, e sprecarla in questo modo è stato considerato un abuso di potere e un comportamento irresponsabile. Rajesh è stato denunciato e sospeso dal suo incarico, in attesa dell’esito dell’inchiesta sul suo comportamento.
Il funzionario si è difeso affermando che il suo smartphone conteneva dati sensibili del governo, giustificando così il suo bisogno di recuperarlo. Tuttavia, le sue motivazioni non sono state sufficienti a giustificare il danno causato alla risorsa idrica e alle attività agricole locali. Rajesh, noto per mostrare lusso e opulenza sui social media, ha pagato di tasca propria per il costo del drenaggio dell’acqua, affermando di aver ottenuto il permesso verbale da un funzionario locale.
Il processo di prosciugamento del bacino ha richiesto tre giorni e ha comportato la pompa di due milioni di litri d’acqua, quantità sufficiente per irrigare 600 ettari di terreno agricolo. Solo quando il telefono è stato finalmente recuperato è emerso che non funzionava più, lasciando Rajesh senza il suo prezioso dispositivo e senza lavoro. La sua ricerca ossessiva si è rivelata infruttuosa e ha avuto conseguenze disastrose per la sua carriera.