Scoperta in Egitto la Baris, la nave descritta dallo storico greco Erodoto 2.500 anni fa. Ritrovamento sensazionale, la Baris conserva ancora il 70% intatto
Scoperta in Egitto la nave descritta da Erodoto, la Baris. Lo storico greco ha visitato l’Egitto circa 2.500 anni, quando ha raccontato anche delle Piramidi. Dalle sue “storie” abbiamo appreso di imbarcazioni – mai più riviste – che affollavano il delta del Nilo. Nessuna prova archeologica ha confermato la loro esistenza fino a questa settimana, quando un team di archeologi marittimi ha fatto la sensazionale scoperta.
Siamo nella città portuale di Thonis-Heracleion: “Solo quando abbiamo scoperto questo relitto, ci siamo resi conto che Erodoto aveva ragione“, ha dichiarato il professore Damian Robinson, direttore della missione di archeologia marittima di Oxford al giornale inglese The Guardian. Erodoto ha raccontato anche la fase di costruzione e assemblaggio nelle “storie”.
La nave presenta un scafo che originariamente doveva essere lungo 27-28 metri, a forma di mezza luna, un battello mercantile con “l’albero fatto di acacia e le vele di papiro“. Il fasciame della barca è assemblato trasversalmente da “lunghe e fitte costole” di circa 2 metri. Lungo l’asse centrale, invece, due fori a poppa servivano per il timone e un gradino sopraelevato per l’albero.
La Baris risale alla metà del V-metà del IV secolo a.C. e conserva ancora il 70% della chiglia integro, un eccezionale stato di conservazione che ha permesso il confronto con le informazioni ereditate da Erodoto.