Freddy Krueger è la dimostrazione che nelle storie, nei film e nelle leggende spesso esiste un fondo di verità
La vera storia di Freddy Krugher. Il capolavoro di “Nightmare” è riuscito a mettere in luce le paure assopite del nostro inconscio, che si manifestano quando chiudiamo gli occhi e siamo indifesi e in balia di chiunque sia nella nostra camera.
“L’uomo nero non è morto.
Ha gli artigli come un cervo.
Fa paura la sua voce.
Prendi subito la croce.
Apri gli occhi, resta sveglia.
Non dormire questa notte.”
“Uno, due e tre,
Freddy stanotte viene per te!
Due, tre e quattro,
chiuditi dentro che quello è matto!
Quattro, cinque e sei,
di le preghiere già che ci sei!
Sette, otto,
non guardare di sotto!
Nove, dieci,
viene a prendere te!”
Sono le 2 filastrocche che i fan della serie Nightmare ricordano. Con la prima, quella del film “Nightmare – Dal profondo della notte“, ha inizio tutta la lunga serie di morti.
Trama
Freddy Krueger è un bidello che nella vita si diverte a “giocare” con i bambini della scuola dove lavora. Li rapisce, li stupra e poi li uccide utilizzando un guanto con lame affilate. L’uomo viene, poi, scoperto e i genitori della cittadina lo ardono vivo. Freddy, però, ritorna con le sembianze di un mostro e inizia ad uccidere nei sogni (nei modi più crudeli).
La saga
Il primo film della serie “Nightmare – Dal profondo della notte” uscì nel 1984 ed ebbe un successo planetario, divenendo uno dei più cruenti film horror di tutti i tempi.
Sono stati, poi, realizzati dei sequel:
- Nightmare 2 – La rivincita (1985)
- Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987)
- Nightmare 4 – Il non risveglio (1988)
- Nightmare 5 – Il mito (1989)
- Nightmare 6 – La fine (1991)
- Nightmare – Nuovo incubo (1994)
- Freddy vs. Jason (2003)
Dei remake:
- Freddy’s Return: A Nightmare Reborn (2009)
- Nightmare (2010)
- Nightmare: Return to Elm Street (2018)
E delle serie TV:
- Freddy’s Nightmare (1988)
- A Nightmare on Elm Street: Real Nightmares (2005)
Il personaggio
Il personaggio di Freddy Krueger è stato creato agli inizi degli anni ’80 da Wes Craven, famoso regista e sceneggiatore che ha realizzato film come “L’ultima casa a sinistra” (1972) e “Le colline hanno gli occhi” (1977).
Nel 2008 Wes Craven raccontò come nacque l’idea del personaggio di Freddy.
“Fred Krueger” era un bullo che tormentava da piccolo Wes Craven. Al personaggio venne dato il nome “Freddy” perché l’uomo minacciò Craven di querela. Craven era spesso vittima degli “scherzi” di “Krueger”. Aveva talmente paura del bullo da rifiutarsi di andare a scuola.
Per l’aspetto da mostro si ispirò ad un barbone che lo terrorizzava quando era piccolo. “Una notte mi svegliai e guardai fuori dalla finestra: sotto c’era quel barbone che mi guardava dritto negli occhi. Era vestito come quello che è diventato il mio Freddy Krueger, con un maglione a righe e un sudicio cappello. Mi nascosi, contai nel buio, uno, due, tre, dieci, ma quando alzai la testa lui era ancora lì e mi guardava ancora, con uno sguardo penetrante e cattivo fisso su di me. Vidi che faceva il giro della casa e sentii che armeggiava con la porta. Svegliai mio fratello che scese con una mazza da baseball, ma fuori non c’era nessuno. Ecco, nacque il seme di Nightmare“.
Per gli omicidi, si ispirò alle macabre vicende che scossero l’America nei primi anni del ‘900, quando il famoso serial killer Albert Fish molestò più di 400 bambini e ne uccise più di 100.
Poi, trasformò l’assassino in un mostro degli incubi. Un umo nero in grado di uccidere in un’altra dimensione, in un luogo dove siamo tutti più fragili e indifesi: il sonno. In questo caso, si ispirò ad una serie di racconti pubblicati nel 1981 sul Los Angeles Times: raccontavano di incidenti di persone (per lo più cambogiane) che ebbero incubi talmente spaventosi da rifiutarsi di tornare a dormire. Erano talmente spaventati da fare di tutto per restare svegli. Quando, però, la stanchezza prendeva il sopravvento e si addormentavano, queste persone misteriosamente morivano. Un ragazzo restò sveglio 5 giorni, ma mostrò evidenti segni di squilibrio mentale. Così, i genitori, temendo un esaurimento nervoso, gli somministrarono di nascosto del sonnifero. Nella notte lo sentirono urlare e dimenarsi e quando raggiunsero la sua camera lo trovarono morto.
Lo studio
Sembra incredibile, ma può accadere. Infatti, uno studio condotto da Yavuz Selvi (pubblicato su “psychosomaticsjournal” nel 2011) ha dimostrato che l’ansia procurata durante i sogni può provocare un infarto. “Abbiamo riscontrato che i pazienti colpiti da infarto durante il sonno mostravano una frequenza di incubi significativamente più elevata, una più alta iperattività del sistema nervoso autonomo e un maggiore livello di ansia diurna rispetto alle persone che avevano avuto l’infarto mentre erano sveglie. Questi risultati supportano l’ipotesi che gli incubi possano svolgere un ruolo come fattore scatenante emozionale dell’infarto del miocardio mentre si dorme“.