Arne Cheyenne Johnson, il demonio sotto processo

“Demon Murder Trial” è stato un noto caso giudiziario contro Arne Johnson, posseduto dal demonio, reo confesso dell’omicidio di Alan Bono

Arne Cheyenne Johnson, il demonio sotto processo
Brookfield, Connecticut – Ed e Lorraine Warren, la coppia di demonologi più famosa del mondo, trattarono un caso di possessione, che ispirò il libro “The devil in Connecticut” e il film “The demon murder case“, con Kevin Bacon e Andy Griffith.

Tutto ebbe inizio nel giugno del 1980, quando Arne Cheyenne Johnson e Debby Glatzel (la fidanzata) iniziarono la ristrutturazione di quella che sarebbe diventata la loro nuova casa. David, il fratellino 11enne di Debbie, chiese di poter aiutare la coppia a sistemare la casa e così si trasferì da loro per qualche giorno. La casa era in affitto e il proprietario era un certo Alan Bono.

David inizio quasi subito a mostrare strani comportamenti. Disse di non sentirti a suo agio in casa, di sentire strani rumori in soffitta e di vedere un’ombra scura nel corridoio che lo seguiva.

La coppia iniziò seriamente a preoccuparsi quando il 3 luglio il piccolo David si svegliò urlando e raccontando e che un uomo con grandi occhi neri, un volto dai lineamenti bestiali e con denti frastagliati, gli voleva fare del male. Lo descrisse come un vecchio con i capelli bianchi, con due corna in testa, e dall’aspetto simile ad un cane o un lupo. La voce era gracchiante e profonda. L’entità gli aveva detto di andare via da quella casa o sarebbero capitate cose orribili.

Debbie consigliò al fratellino di tornare a casa, ma lui insistette per restare. L’entità, una sorta di bestia demoniaca, apparve altre volte al bambino, e ogni volta minacciandolo di rubargli l’anima o di fare del male a lui, a Debby e a Arne.

La coppia non gli credettero fino a quando furono testimoni di eventi anomali in casa. Infatti, anche la coppia di fidanzati iniziano a sentire strani rumori provenire dalla soffitta, mentre David continuava a vedere la strana entità. Poi capitò di peggio: apparirono graffi e contusioni sul corpo di David. Il ragazzino iniziò a vedere l’entità anche da sveglio e quando Arne fu testimone di un graffio che apparve in pieno giorno sul braccio di David, decise insieme a Debby di andare in chiesa a chiedere aiuto.

Il sacerdote benedì la casa, ma in questo modo fece arrabbiare ancora di più l’entità, che si manifestò con rumori ancora più forti e in tutta la casa. Inoltre, David iniziò a parlare sussurrando e assumendo strani toni di voce. I genitori di David restarono a farli la veglia e si accorsero che il bambino si svegliava ogni mezz’ora assumendo strane espressioni in volto e qualche volta veniva anche colto da crisi epilettiche.

Tornò il prete e benedì nuova la casa, ma nuovamente le cose peggiorarono: David iniziò a ringhiare e a parlare con la voce demoniaca. Il giorno seguente la famiglia fu testimone di un aggressione a David da parte di mani invisibili che gli procurarono graffi e lividi sul corpo. Allora, il sacerdote si rivolse a Ed e Lorraine Warren. I due raccontarono del loro arrivo al People Magazine: “Mentre intervistavano il ragazzo, questo accennò ad una forma nera e nebbiosa e ci disse che avevamo a che fare con qualcosa di molto negativo. Il bambino si lamentò di mani invisibili che lo soffocavano di tanto in tanto, e infatti c’erano segni rossi su di lui molto evidenti. Ha detto che aveva la sensazione di essere seguito e colpito da un uomo-bestia, anche di giorno.”

I Warrens arrivarono alla conclusione che la casa era infestata da 43 entità malvagie e David era posseduto. 4 sacerdoti fecero vari esorcismi per liberare Dadid e l’edificio dall’infestazione. Nell’ultimo esorcismo avvenne qualcosa di strano: Arne Cheyenne Johnson, 19 enne, ritenuto da tutti il classico bravo ragazzo, divenne improvvisamente aggressivo e sfidò ad alta voce le entità. Poco dopo David si levò a mezz’aria mostrando segni di chiaroveggenza: predisse l’omicidio di cui Arne fu poi protagonista. Terminato l’esorcismo, i Warrens chiamarono la polizia e chiesero di tenere sott’occhio Arne.

Intanto passò un po’ di tempo e le cose sembravano essere migliorate in casa, anche se il piccolo David dava ancora segni di squilibrio. Quindi, i genitori, su consiglio del medico di famiglia, lo portano da uno psichiatra. Lo psichiatra descrisse David come un ragazzo normale, ma con un leggero ritardo nell’apprendimento.

Poco dopo, l’entità cambiò bersaglio, lasciando stare il piccolo David e colpendo Arne. Anche lui andò in trance e disse di vedere l’uomo-bestia. Inoltre ebbe allucinazioni e iniziò a ringhiare. Però quando tornava in se non ricordava più nulla.

Il 16 febbraio del 1981 la città di Brookfield celebrava il suo 192 anno senza omicidi. Quel giorno Arne si prese un giorno di ferie per stare con Debbie e la sorella Wanda, per dare loro aiuto nel loro lavoro al canile. Il proprietario di casa di Arne e Debbie, Alan Bono, era anche il datore di lavoro delle due ragazze e così si presentò al canile invitando tutti a pranzo in un bar della zona. Nel locale scoppiò una discussione (non si conoscono i motivi) e ad un certo punto Arne iniziò a ringhiare, poi prese un coltello, pugnalò più volte Alan al petto e infine lo conficcò nel cuore dell’uomo. L’uomo morì poco dopo in ospedale. Tra le urla e il panico Arne scappò, ma fu trovato in stato confusionale dalla polizia a poche miglia dal luogo in cui era avvenuto l’omicidio.

Nell’ottobre del 1981 iniziò il processo e come spesso accade in questi casi, l’avvocato difensore tentò di giocare la carta dell’infermità mentale. Portò delle cartelle cliniche e presentò un’istanza di non colpevolezza perché l’imputato era posseduto dal demonio. Il giudice rigettò quella motivazione e Arne venne dichiarato colpevole di omicidio di primo grado e condannato ad una pena di 20 anni. La pena, però, si ridusse a soli 5 anni perché Arne ebbe una condotta esemplare.

Conclusione? Arne e Debbie si sono sposati e vivono ancora insieme. Sia Arne che il fratellino di Debbie, David, non hanno più dato segni di squilibrio, forse anche perché intanto si sono trasferiti in un’altra casa.

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FonteUfficiale.com