La dama bianca è uno spirito presente prevalentemente nel folclore germanico, caratterizzato da sembianze femminili e da abiti di colore bianco
La dama bianca. La Dama Bianca è uno spirito presente nel folclore germanico, caratterizzato da sembianze femminili e abiti bianchi. Descritta senza occhi né bocca, con braccia e piedi nascosti, emana una pallida luminosità che lascia tracce scure al passaggio. Il termine “dama bianca” appare per la prima volta nel XV secolo.
Si ritiene che questo spirito sia l’anima di una donna deceduta in circostanze tragiche o dolorose, la cui apparizione tradizionalmente presagisce eventi nefasti, come la morte di un nobile, in modo simile alla banshee. Secondo alcuni racconti, le dame bianche portano candele accese, lasciando cadere gocce di cera sulla criniera dei cavalli e intrecciandola. Altri racconti le vedono lavare la biancheria in luoghi appartati, chiedendo ai passanti aiuto e reagendo con violenza se non soddisfatte. La loro condotta è spesso descritta come dignitosa e riservata, parlando solo raramente.
Apparizioni della dama bianca
In numerose famiglie nobili europee, la leggenda delle dame bianche è strettamente legata alla storia. Si documentano manifestazioni di dame bianche negli annali della famiglia degli Hohenzollern, con visioni confermate dal principe Giorgio d’Assia-Darmstadt.
Un esempio è la contessa Agnese di Orlamünde, identificata come la dama bianca, vedova di Ottone III di Orlamunde, le cui apparizioni furono registrate nel 1486 nel castello di Bayreuth e in altre dimore degli Hohenzollern, in concomitanza con eventi tragici come la morte del principe Giovanni Giorgio di Brandeburgo (1598) e di Federico Guglielmo IV di Prussia (1861).
Un’altra dama bianca, associata a Perchta von Rosenberg, era nota per apparire al castello di Český Krumlov per cullare i bambini quando le balie si addormentavano, e anche al castello di Červená Lhota presso Jindřichův Hradec, in Boemia. Questa figura, menzionata come “femmina bianca” o “donna bianca” nel Prodigi di Erasmo Francesco, era conosciuta per apparire prima delle morti di nobili.
Nel castello di Schönbrunn, i membri della famiglia reale Asburgo d’Austria hanno riportato avvistamenti della dama bianca, ad esempio durante la fucilazione di Massimiliano d’Asburgo in Messico nel 1867 o per il suicidio del principe Rodolfo e della baronessa Maria Vetsera a Mayerling.
Anche in altre località europee, come il castello di Bernstein in Austria, il castello di Levoča in Slovacchia e il castello Pallavicino di Varano de’ Melegari, sono stati riferiti avvistamenti di dame bianche, ognuna associata a una storia tragica o misteriosa.
Inoltre, leggende come quella di Biancamaria Martinengo, morta nel castello di Padernello, alimentano la credenza nelle dame bianche. Biancamaria è diventata leggendaria, con la sua presunta ricomparsa ogni dieci anni nel castello, vestita di bianco e con un libro aperto dorato che contiene il suo segreto. Nel Castello Sforzesco di Milano, una Dama Bianca è stata avvistata negli anni ’60 tra il Duomo e il castello.
Ultimamente, la figura della Dama Bianca è diventata parte integrante della leggenda dell’autostoppista fantasma, un elemento presente in numerose storie metropolitane. Nella versione più diffusa di questa leggenda, un’autostoppista di sesso femminile, spesso apparendo ansiosa, viene raccolta da un automobilista. Successivamente, scompare nel nulla dopo aver avvertito il conducente di un presunto pericolo.