Cos’è la neve chimica?

La neve chimica è un fenomeno meteorologico che si verifica quando la neve si forma a causa della presenza di sostanze chimiche nell’aria

Cos'è la neve chimica?
Cos’è la neve chimica? La neve chimica, come suggerisce il nome, è un fenomeno meteorologico che si verifica quando la neve si forma a causa della presenza di sostanze chimiche nell’aria. Questo fenomeno è abbastanza raro, ma può verificarsi in determinate condizioni atmosferiche. In particolare, le temperature devono essere sottozero nello strato d’aria dal suolo ad almeno 300 metri, ci deve essere una forte umidità con conseguente nebbia causata da inversione termica e, soprattutto, una elevata concentrazione di sostanze inquinanti.

Le sostanze inquinanti presenti nell’aria (come solfuri, silicati, cadmio, ossidi di rame, piombo, ioduri di mercurio, ecc.), servono da nuclei di congelamento per l’acqua presente nell’aria. Quando le microgoccioline della nebbia si aggrappano intorno alla caligine degli inquinanti presenti in aria, questi diventano elementi di aggregazione e la nucleazione comincia a formarsi. Quando i nuclei di congelamento diventano abbastanza pesanti e raggiungono una certa grandezza, diventano cristalli di ghiaccio e iniziano a cadere verso il basso come fiocchi di neve.

Neve chimica e vera neve

La neve chimica ha una somiglianza con la vera neve, poiché entrambi hanno una forma esagonale quando visti al microscopio. Tuttavia, la neve chimica si forma per la solidificazione di gocce d’acqua intorno agli inquinanti o sottoraffreddata su particelle in sospensione nella bassa atmosfera, provocando meteore simili ai fiocchi di neve.

Scoperta della neve chimica

La neve chimica è stata identificata per la prima volta in una nevicata con cielo sereno e nebbione nel periodo natalizio del 1984 a Segrate (MI). Milano e il suo hinterland altamente inquinati soprattutto da sostanze come il piombo, solfuri o ossidi di rame hanno già registrato alcuni episodi di neve chimica.

Neve chimica vs galaverna

La neve chimica va distinta dalla galaverna. Quest’ultima è data dalla solidificazione o dal brinamento diretti e immediati di cristalli di ghiaccio su oggetti più freddi, come sui finestrini delle automobili.

Dove si forma la neve chimica

La neve chimica si forma in aree dove ci sono alte concentrazioni di sostanze inquinanti, come la Pianura Padana. Questa regione dell’Italia ha un alto livello d’inquinamento e basse temperature invernali unite a lunghi periodi di alta pressione e scarsissima ventilazione, il che rende più probabile la formazione di questo fenomeno. Le aree d’Italia dove è più probabile la formazione di questo fenomeno sono quelle della Val Padana.

Nel dicembre 2008, si è verificato un altro caso di neve chimica a Paderno Dugnano, in una zona semi-industriale con cielo sereno e nebbione, dove si sono depositati al suolo 2 cm di neve chimica limitatamente ad un’area di circa 1 km. In quel caso, sembra che la colpa fosse da addebitare alla presenza di un “polo chimico” nella zona, ovvero un’ampia area di industrie chimiche, le cui emissioni di particolato atmosferico di metalli pesanti quali solfuro di rame, ossido di rame, ioduri di mercurio, di piombo o di cadmio, servirono da nuclei di condensazione e provocarono questo fenomeno.

Segnalazioni di neve chimica abbondante in Val Padana, soprattutto nel Parmense, si verificarono poi soprattutto negli inverni 1989 e 1990, caratterizzati da lunghi periodi anticiclonici e da inversioni termiche.

Diffusi fenomeni di neve chimica si sono presentati nel gennaio 2012 nelle zone di Torino, Brescia, Parma, Verona, Venezia, Padova, Treviso, Milano, Pavia e Bologna. Anche in questi casi, le cause sono riconducibili alle particelle inquinanti diffuse nell’atmosfera, soprattutto a causa del traffico automobilistico e delle attività industriali della zona.

Effetti sulla salute e ambiente della neve chimica

La neve chimica è un fenomeno che preoccupa non solo per la sua rarità ma anche per i suoi effetti sulla salute umana e sull’ambiente. Le particelle inquinanti, infatti, possono causare malattie respiratorie e cardiovascolari, oltre ad avere un impatto negativo sul suolo e sulle acque.

Per prevenire la formazione della neve chimica, è necessario adottare misure volte a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera. Queste possono essere sia a livello individuale, come l’uso di mezzi di trasporto ecologici o la riduzione dell’uso di energia elettrica, sia a livello collettivo, come l’introduzione di restrizioni al traffico veicolare o la promozione di tecnologie più pulite e sostenibili.

Inoltre, la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della tutela dell’ambiente e sulla riduzione delle emissioni inquinanti può svolgere un ruolo fondamentale nel prevenire la formazione della neve chimica e nell’affrontare in generale i problemi legati all’inquinamento atmosferico.

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FonteUfficiale.com