William Sidis è stato un uomo dalla vita straordinaria, un genio precoce che ha raggiunto traguardi incredibili nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare
William Sidis, l’uomo più intelligente che sia mai esistito. William Sidis è stato un uomo dalla vita straordinaria, un genio precoce che ha raggiunto traguardi incredibili nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare.
La storia di William Sidis
Nato a New York nel 1898, William Sidis era figlio di due genitori ebrei di origine ucraina, entrambi brillanti intellettuali. Il padre, Boris Sidis, era un noto psichiatra e pioniere della psicopatologia, mentre la madre, Sarah Mendelbaum Sidis, era una laureata in medicina.
Sidis iniziò a dimostrare il suo straordinario talento sin da bambino. A un anno di età parlava correttamente l’inglese, a due anni leggeva i giornali e a tre anni scriveva con una macchina da scrivere. A quattro anni sapeva il latino e il greco, a cinque anni aveva elaborato una formula matematica per calcolare la data esatta di un evento storico, e a sei anni conosceva perfettamente anche il francese, il tedesco, il russo, l’ebraico, il turco e l’armeno.
Nel 1909, a soli 11 anni, Sidis fu ammesso all’Università di Harvard, diventando lo studente più giovane della storia di quella prestigiosa università. A 13 anni tenne addirittura un ciclo di lezioni al club matematico di Harvard, e a 16 anni si laureò con lode.
Sidis aveva una mente brillante e una capacità di apprendimento straordinaria, ma la sua vita non fu facile. Il suo talento precoce lo rese un bersaglio per le derisioni dei suoi coetanei, che lo prendevano in giro e lo picchiavano. Inoltre, i suoi genitori, che erano ossessionati dal suo successo, lo costrinsero a seguire un programma di studi eccessivamente rigoroso, che contribuì a peggiorare le sue condizioni psicologiche.
A 20 anni, Sidis fu arrestato per aver partecipato a una sommossa, e i suoi genitori lo costrinsero a trascorrere un anno in un sanatorio. In seguito, lo fecero ricoverare in una clinica per malati mentali in California per un anno.
Dopo aver lasciato la clinica, Sidis si stabilì a New York, dove svolse lavori umili. Scrisse libri perlopiù inediti su vari argomenti, tra cui l’astronomia, l’anatomia, la matematica e la storia. Si definiva un “peridromofilo”, un termine che lui stesso coniò per descrivere le persone affascinate dai trasporti. Collezionava ossessivamente biglietti del tram e scrisse un libro di 300 pagine sulla loro classificazione.
Sidis morì nel 1944, a soli 46 anni, per un’emorragia cerebrale. La sua morte fu una tragedia, perché un uomo con un talento così straordinario avrebbe potuto dare un contributo straordinario al mondo.