Le Matrioske sono piccole bambole fatte di 2 pezzi di legno. Se schiudiamo le due metà, scopriamo una seconda bambola, ecc.
Matrioska: cos’è, storia, curiosità. Le Matrioske sono piccole bambole della tradizione russa fatte di 2 pezzi di legno. Se schiudiamo le 2 metà, scopriamo una seconda bambola, la quale a sua volta ne contiene un’altra ancora, e così via fino all’ultima, il “seme” (un pezzo unico e indivisibile).
Storia
La prima “Matrioska” fu chiamata Matrena (deriva dal latino “mater”, che significa “madre”), la quale vestiva i panni tipici di una contadina russa: una camicia ricamata, il grembiule, un foulard colorato legato in testa e che teneva un gallo nero tra le mani.
La Matrioska accoglie nel proprio ventre le “figlie” più piccole (simili ma diverse tra loro). Rappresenta la fecondità, la forza della maternità ed il legame completo della famiglia.
Chi ha inventato la Matrioska?
La Matrioska compare nella cultura russa all’inizio del ‘900. In quel periodo a Mosca era attivo un laboratorio artistico chiamato “Educazione Infantile” (dove si riscoprivano le tradizioni e le usanze delle varie regioni della Russia) e si spiegava ai bambini come avveniva la gravidanza e il ciclo della vita, i ruoli familiari delle matrone grazie alle bambole di legno.
Nel 1890, in un laboratorio artigianale di “Savva Mamontov” (un famoso industriale, mercante e mecenate di arti russo) sarebbe nata ufficialmente la bambola. In questa bottega lavoravano il pittore Sergey Maljutin ed il falegname Vasilij Zvezdochkin, considerati i “genitori” della Matrioska.
Com’è fatta la Matrioska?
La qualità del legno è molto importante per realizzare una buona Matrioska. Di solito si usa il tiglio ma anche il legno di betulla, di pioppo o di larice sono adatti. Per far sì che l’incastro tra i 2 pezzi della bambola sia perfetto si usa per la parte inferiore un legno essiccato mentre per quella superiore un legno fresco che si asciugherà più tardi (in modo da chiudersi esattamente con la parte di sotto).
Gli stili di pittura utilizzati sono diversi a seconda delle zone di produzione. Il centro più famoso si trova a Sergiev Posad, una storica città russa famosa per i giocattoli in legno. Le matrioske di questa zona raffigurano una donna con uno scialle e un sarafan (abito tradizionale russo) e sono dipinte con 3 o 4 colori, solitamente rosso, giallo e verde. In altri stili pittorici gli scialli delle bambole sono a pois o decorati con fiori.
Curiosità sulla Matrioska
Al giorno d’oggi le Matrioske raffigurano anche animali (come gufi, gatti, orsi) e caricature ironiche di personaggi politici internazionali.
La prima matrioska era composta da 8 pezzi (più il seme).
La matrioska più grande è stata realizzata negli USA e raggiunge la quota di 51 pezzi.
Al confine con la Russia, nella città cinese di Manzhouli, esiste un centro commerciale con un parco divertimenti chiamato “Matryoshka” che costituisce la bambola russa più grande al mondo: è alta 30 metri ed è circondata da 8 bambole più piccole e da altre 200 figure meno grandi.
Sfogliare la Matrioska ci insegna che anche noi siamo fatti di tanti e diversi strati: a volte sono maschere, altre volte ferite, ricordi, condizionamenti ma tutti ci portano al cuore, al pezzo più piccolo.
Nella tradizione russa si regalava una Matrioska ai giovani sposi come augurio di prosperità e fertilità. Poteva essere composta da 5 o più pezzi che se aperti potevano riempire una stanza intera.
Si pensa che la creazione della matrioska possa essere stata ispirata ad un giocattolo giapponese o alle scatole cinesi.
Secondo un’altra versione, un giorno la moglie di Mamontov entrò nel laboratorio del marito con una scultura rappresentante un saggio giapponese che conteneva al suo interno altre 5 statuette raffiguranti i suoi allievi. Facendo delle ricerche scoprì che questi antichissimi Buddha che contenevano in sé altri esemplari, furono costruiti da monaci russi in missione sulle isole del Giappone.