Camille Claudel, scultrice talentuosa, è stata legata ad Auguste Rodin da una relazione artistica e sentimentale molto passionale quanto tormentata
Il nome di Camille Claudel è legato a quello di Auguste Rodin: entrambi eccellenti scultori, la cui sorte artistica però è stata molto diversa. Siamo nel 1882 e Camille è una giovane donna talentuosa che frequenta l’Accademia d’Arte “Colarossi” di Parigi, l’unica ammessa anche alle donne. Qui conosce Rodin che presto diventa il suo maestro. I due sono molto affiatati e in perfetta sintonia artistica, tanto da essere travolti in un turbinio di passione. Lei ha 19 anni, lui 43. La differenza di età non costituisce un ostacolo, il problema è un altro. Rodin è già legato da molto tempo a un’altra donna, Rose Beuret, che non lascerà mai nonostante le promesse fatte alla sua giovane amante. La relazione clandestina va avanti per dieci anni, fino al 1892, quando Camille subisce un aborto e decide di interromperla.
Nonostante il carattere tragico della loro storia d’amore, i due scultori trarranno da questo periodo le loro opere più belle. In quelle di Camille vi è un grande investimento psicologico e una straordinaria abilità nel ritratto delle emozioni crude e reali. Nonostante il suo brillante talento, non riesce ad emergere come artista, sempre all’ombra di Rodin, il cui genio è invece indiscusso. Decide allora di liberarsi dell’influenza artistica del suo mentore per farsi starda da sola, ma il suo lavoro non decolla. La disperazione è tale che accusa Rodin di complottare contro di lei e di aver rubato le sue idee. È lui la causa della sua mancanza di popolarità. Gli anni passano e la sua paranoia cresce. Nel 1905 le diagnosticano la schizofrenia e i familiari decidono di internarla in un manicomio malgrado il parere contrario dei medici. Resterà lì fino al 1943, anno della sua morte.
Dopo un vissuto di sofferenza tra una relazione tormentata e una vita creativa tragicamente interrotta, i suoi resti saranno sepolti in una fossa comune presso il manicomio. Dimenticata da tutti. Sebbene Camille Claudel non abbia conosciuto la gloria in vita, oggi un museo è dedicato a lei a Nogent-sur-Seine. Tuttavia restano soltanto 90 opere, giacché gran parte del suo lavoro è stato distrutto dalla sua stessa mano.
Camille Claudel: arte, passione e disperazione
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