L’innovativa soluzione mette insieme guida autonoma, IoT e intelligenza artificiale per portare la bevanda direttamente dall’utente
Il bar automatico che ti segue e ti fa il caffè. Un’idea che sembra uscita da un film di fantascienza sta per diventare realtà in Cina, grazie all’innovazione di un’azienda italiana, la Rhea, specializzata nella produzione di sistemi automatici per bevande. Il “Barista on demand” è un veicolo autonomo che si muove da solo e consegna il caffè direttamente agli utenti, combinando tecnologia IoT e intelligenza artificiale.
Claudio Valdetara, Direttore marketing di Rhea, spiega che questo progetto è il risultato della combinazione di diversi elementi tecnologici e della volontà di esportare nel mondo un pezzo di made in Italy. Durante il Mobile World Congress di Barcellona, è stata presentata questa innovativa soluzione, che è già pronta per essere commercializzata.
Il veicolo, ispirato al design dei motoscafi Riva, è compatto e maneggevole, pensato per muoversi principalmente in aree pedonali, come centri commerciali, campus universitari e parchi. Grazie all’analisi dei big data, il percorso del veicolo viene adattato alle abitudini delle comunità locali, garantendo un servizio efficiente e accessibile a tutti.
L’utilizzo del Barista on demand è intuitivo: tramite un’app, l’utente chiama il veicolo e, una volta arrivato, può selezionare la bevanda desiderata tramite un display touch o tramite comandi vocali, interagendo con un avatar appositamente creato. Il pagamento avviene in modalità contactless, utilizzando il circuito AliPay in Cina.
Il veicolo è in grado di erogare fino a due caffè alla volta e, una volta completato l’ordine, torna autonomamente alla sua area di ricarica, dove viene collegato per riempire i dispenser e ripristinare i prodotti consumati.
Attualmente, il Barista on demand offre bevande legate al caffè, ma l’azienda ha in programma di espandere l’offerta includendo altri prodotti. Mentre il mercato cinese e asiatico si dimostra pronto ad accogliere queste innovazioni, in Europa e in Italia ci sono ancora ostacoli legati alla regolamentazione dei veicoli a guida autonoma, che rallentano l’adozione di soluzioni simili.