Incidente nucleare in Russia (8 agosto 2019)

Incidente nucleare dell’8 agosto 2019. “Uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl, forse”, secondo il Il New York Times

Incidente nucleare in Russia
Incidente nucleare in Russia. L’8 agosto 2019, un’esplosione presso una base navale nel nordovest della regione russa di Arkhangelsk ha ucciso 5 persone e ha provocato un breve e misterioso picco di raggi gamma.

Nell’area si trova il sito di ricerca e sviluppo della marina militare russa di Nenoksa, usato per i test missilistici. Il giorno dopo l’accaduto l’agenzia nucleare russa Rosatom ha dichiarato che l’incidente era avvenuto “durante i test di un sistema di propulsione liquida a base di isotopi“. In un secondo momento ha aggiunto “su una piattaforma offshore“.

Nella città di Severodvinsk, a 30 km da Nenoksa, si sono registrate per breve tempo radiazioni gamma 16 volte superiori alla norma. Un livello che comporta un rischio basso per l’uomo. Nel 1986, infatti, dopo l’incidente di Chernobyl, i raggi gamma raggiunsero un picco di 7000 volte i valori soliti.

Cosa si sa?

Sull’accaduto, inizialmente, sono emersi pochi particolari (da fonti contraddittorie).

Dopo l’esplosione, l’autorità nucleare norvegese avrebbe individuato un inatteso picco di iodio-131 a 700 km dal luogo dell’incidente.

Il 16 agosto 2019, secondo una fonte non ufficiale citata dal Moscow Times, i medici locali avrebbero trovato tracce di cesio-137 nei loro tessuti muscolari.

Il 26 agosto 2019, il servizio federale russo di idrometeorologia e monitoraggio ambientale Roshydromet ha svelato informazioni importanti sul tipo di radiazione nucleare rilasciata. Nella pioggia e nell’aria sono stati trovati isotopi di stronzio-91, bario-139, bario-140 e lantanio-140. Si tratta di isotopi radioattivi prodotti nel nucleo di un reattore nucleare. Questi isotopi radioattivi rilasciati dall’esplosione potrebbero fornire indizi sui test costati la vita alle 5 persone, e sulla contaminazione dell’area circostante.

Secondo il sito di Nature, questi elementi potrebbero essere utili per capire qualcosa di più sull’origine dell’incidente.

Ipotesi

L’ipotesi di alcuni esperti è che l’esplosione sia avvenuta durante i test di un’arma nucleare a propulsione nucleare. I russi lo chiamano Burevestintnik. La NATO lo chiama Skyfall. E’ un missile alimentato da un reattore nucleare capace di rimanere in volo per giorni e con un raggio d’azione illimitato. L’ipotesi sarebbe avvalorata da immagini satellitari acquisite prima e dopo l’incidente, che mostrerebbero la presenza di un’infrastruttura di lancio usata in test di questo tipo.

Secondo altri, invece, potrebbe trattarsi di un siluro a propulsione nucleare, un reattore nucleare sottomarino pressurizzato o un piccolo reattore nucleare per applicazioni spaziali.

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FonteUfficiale.com