Santa Camilla Battista da Varano è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 31 maggio
Info sul Santo: Santa Camilla Battista da Varano
Camilla Battista da Varano nacque a Camerino il 9 aprile 1458, in seno alla nobile famiglia dei Varano, signori della città. Cresciuta nell’ambiente colto e raffinato della corte, ricevette un’educazione umanistica eccellente, imparando latino, lettere classiche, pittura, equitazione, musica e danza. La sua giovinezza fu vivace e spensierata, immersa nelle gioie e nei piaceri tipici del Rinascimento.
Nonostante fosse destinata a un matrimonio combinato per rafforzare alleanze politiche, Camilla rimase profondamente toccata dalla predicazione dei Frati Minori dell’Osservanza, in particolare da Fra Domenico da Leonessa e dal Beato Pietro da Mogliano. All’età di dieci anni, spinta da un’incipiente devozione, iniziò a piangere ogni venerdì in memoria della Passione di Cristo. Questo gesto apparentemente semplice segnò l’inizio di un profondo percorso spirituale che la condusse verso la vita religiosa, inizialmente osteggiata dalla sua famiglia.
A 23 anni, superando le resistenze paterne, Camilla finalmente coronò il suo desiderio: entrò nel monastero delle clarisse di Urbino, centro nevralgico dell’Osservanza francescana, assumendo il nome religioso di Suor Battista. La sua fervente fede e il suo rigoroso impegno nella preghiera e nella vita ascetica la portarono a ricoprire più volte il ruolo di abbadessa.
Su richiesta del padre, desideroso di avere la figlia vicina, fu fondato un monastero di clarisse a Camerino. Suor Battista vi ritornò nel 1484 con alcune consorelle, portando con sé una croce di legno ancora oggi conservata nella cripta del monastero.
Tuttavia, il destino riservò a Camilla dure prove. Nel 1502, a causa di una violenta rivolta istigata da Cesare Borgia su ordine di Papa Alessandro VI, la città di Camerino fu saccheggiata e la famiglia Varano subì una tragedia immane: il padre e tre fratelli di Camilla furono uccisi. Lei stessa, grazie all’intervento della madre, riuscì a scampare alla morte rifugiandosi ad Atri, poi a Venezia. L’unico fratello sopravvissuto, Giovanni Maria, riconquistò Camerino nel 1503 con l’aiuto di Papa Giulio II, divenendone signore. Suor Battista poté finalmente fare ritorno al suo amato monastero.
Nel 1505, su incarico di Papa Giulio II, Camilla fondò un altro monastero di clarisse a Fermo, dove rimase fino al 1507 per poi tornare definitivamente a Camerino. La sua instancabile dedizione alla fede la portò a recarsi a San Severino Marche tra il 1521 e il 1522 per istruire le clarisse locali nell’osservanza della Regola di Santa Chiara.
La vita di Santa Camilla Battista da Varano fu costellata da esperienze mistiche profonde, accuratamente documentate nei suoi numerosi scritti. Queste testimonianze rivelano un’anima ardente, totalmente votata all’amore per Cristo crocifisso.
Santa Camilla Battista da Varano si spense a Camerino il 31 maggio 1524, lasciando un’eredità spirituale inestimabile. La sua figura rappresenta un esempio fulgido di come una donna nobile del Rinascimento, immersa nella cultura e nei piaceri dell’epoca, abbia saputo abbracciare con radicalità la fede cristiana, dedicandosi anima e corpo alla preghiera, alla contemplazione e al servizio del prossimo. La sua mistica profonda e la sua incrollabile devozione l’hanno resa un faro di luce per le generazioni successive, ispirandole a ricercare la vera felicità nella comunione con Dio.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- Visitazione della Beata Vergine Maria
- Santi Canzio, Canziano e Canzianilla
- San Felice di Nicosia (Filippo Giacomo Amoroso)
- Santa Petronilla
- San Silvio di Tolosa
- San Vitale di Assisi
- San Noè Mawaggali
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.