San Giovanni da Matera è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 20 giugno
Info sul Santo: San Giovanni da Matera
Avvolto da un alone di mistero, Giovanni da Matera nacque nella città lucana intorno al 1080. Poco si conosce sulle sue origini e sulla sua famiglia. Fin da giovane, attratto da una profonda fede, decise di dedicare la sua vita a Dio. Spinto da questo ideale, si recò presso un monastero sull’isolotto di San Pietro vicino a Taranto, abbracciando la vita monastica.
Tuttavia, a causa di contrasti con i confratelli, Giovanni abbandonò il monastero e intraprese un periodo di vagabondaggio solitario e penitenziale. Per circa due anni attraversò la Calabria e la Sicilia, dedicandosi alla preghiera e alla mortificazione del corpo.
Ritornato a Ginosa, in Basilicata, dove si erano trasferiti i suoi genitori, Giovanni scelse di vivere nell’anonimato. Per due anni e mezzo condusse una vita ascetica estrema, privandosi quasi completamente di cibo, bevande e parole.
Un evento inaspettato cambiò il suo destino. Giovanni trovò un tesoro e, grazie a quelle ricchezze, fondò una comunità monastica. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando un numero crescente di discepoli. Tuttavia, la sua austerità e il suo rifiuto dei beni materiali suscitarono l’invidia e l’avidità del conte locale, che lo fece imprigionare.
Nonostante le catene e le difficoltà, Giovanni non perse la fede. Miracolosamente, riuscì a liberarsi e riprese il suo vagabondaggio attraverso il Sud Italia.
Guidato da una voce interiore, Giovanni si diresse in Puglia, passando per Bari e Monte Sant’Angelo. In questi luoghi, fu ispirato da due visioni celesti che lo spinsero a fondare una nuova congregazione monastica intorno al 1130 a Pulsano. Il gruppo prese il nome di “Scalzi” per sottolineare la loro adesione a una vita povera e austera.
Sotto la guida spirituale di Giovanni, la congregazione crebbe rapidamente, passando da 6 a 50 membri in poco tempo. La sua fama di santità si diffuse in tutta la regione, attirando devoti e pellegrini desiderosi di seguire i suoi insegnamenti.
Giovanni fondò anche un monastero a Foggia, dove visse per dieci anni come guida spirituale della comunità. Morì il 20 giugno 1139 e il suo corpo fu sepolto a Foggia. Successivamente, le sue reliquie furono traslato a Pulsano e, nel 1830, trovarono la loro collocazione definitiva nella cattedrale di Matera.
Nel 1177, papa Alessandro III proclamò Giovanni da Matera santo. Ancora oggi, le sue reliquie sono custodite in un’urna artistica nella cattedrale di Matera e la sua memoria viene celebrata ogni anno il 23 giugno.
San Giovanni da Matera rappresenta una figura emblematica di santità e ascetismo. La sua vita, caratterizzata da una profonda fede, da una rigida penitenza e da un incrollabile impegno nella fondazione della congregazione degli Scalzi, lo rende un modello da seguire per tutti coloro che aspirano a una vita consacrata a Dio.
Ancora oggi, San Giovanni da Matera è venerato come patrono della città di Matera. La sua figura continua ad ispirare i fedeli e a richiamare l’importanza di una vita condotta all’insegna della fede, della povertà e della dedizione al prossimo.
A Matera, sua città natale, sorge la chiesa rupestre del Purgatorio Vecchio, dedicata al santo e situata proprio presso la sua casa natale, divenuta un luogo di pellegrinaggio per i devoti che desiderano ripercorrere le sue tracce e attingere alla sua inesauribile fonte di spiritualità.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- Santa Benigna
- Santa Elia (Eliada) di Ohren
- Sant’ Ettore
- San Giovanni Scalcione da Matera
- San Lucano (Lugano) di Sabiona
- San Metodio di Olimpo
- San Gobano d’Irlanda (Saint-Gobain)
- Sant’ Adalberto di Magdeburgo
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.