Il Santo del Giorno – Sant’ Eusebio di Vercelli (2 agosto)

Sant’ Eusebio di Vercelli è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 2 agosto

Il Santo del Giorno - Sant' Eusebio di Vercelli (2 agosto)

Info sul Santo: Sant’ Eusebio di Vercelli

San Eusebio di Vercelli nacque a Cagliari da una famiglia cristiana e benestante. Suo padre morì martire, mentre sua madre, di nome Restituta, fu una santa donna. Aveva anche una sorella di nome Eusebia, che anch’essa morì martire.

La sua formazione avvenne principalmente a Roma, dove si trasferì insieme alla sorella all’età di quindici anni. Qui ricevette un’istruzione approfondita sulla religione cristiana e le Sacre Scritture. Spesso visitava le tombe dei martiri per venerarne le reliquie e pregare, un’esperienza che lo influenzò profondamente e lo spinse a dedicarsi all’apostolato tra i pagani. Si preparò quindi con lo studio e fu ordinato sacerdote nel 335.

La pietà e l’erudizione di San Eusebio non sfuggirono all’attenzione del Papa Giulio, che lo nominò vescovo e lo inviò a governare la diocesi di Vercelli.

Nel frattempo, l’eresia ariana stava prendendo piede in Oriente e presto si diffuse anche in Italia, arrivando persino a Roma, il cuore del Cristianesimo. Gli ariani presero possesso di alcune chiese a Roma, incluso il santuario di Santa Maria Maggiore. Richiamato dal Papa, San Eusebio si recò a Roma e, nonostante l’ostilità degli ariani, riuscì a ottenere il possesso della chiesa grazie alla preghiera e alla fiducia in Dio.

Gli ariani non si arresero e continuarono a propagare le loro false dottrine nell’Italia settentrionale. Papa Liberio convocò un concilio a Milano e invitò San Eusebio a partecipare per deporre e condannare l’eresia di Ario. La presenza del Santo gettò la confusione tra gli eretici e la Chiesa d’Italia fu salvata.

Gli ariani, infuriati, giurarono vendetta contro San Eusebio e, protetti dall’imperatore, lo fecero relegare a Scitopoli nella Tebaide, sperando di farlo morire di fame. Tuttavia, ricevette soccorsi dall’Italia, soprattutto dai suoi fedeli di Vercelli, che gli permisero di sopravvivere. Furiosi per questa protezione, i nemici lo imprigionarono e lo trattarono con ingiurie. San Eusebio rifiutò di accettare cibo dalle loro mani sacrileghe e scrisse una protesta affidando il suo corpo ai suoi persecutori, ma riservando l’anima a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.

San Eusebio morì in esilio nell’anno 371, ma il suo corpo è ancora venerato nella cattedrale di Vercelli. La sua figura è ricordata per la sua difesa della fede cattolica contro l’eresia ariana e per il suo coraggioso impegno nel servizio a Dio e alla Chiesa.

La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.

Gli altri Santi e Beati
  • Sant’ Alfreda (Etelreda) di Crowland
  • San Basilio il Benedetto
  • San Giustino Maria Russolillo
  • Sant’ Habib
  • San Pietro Giuliano (Pierre-Julien) Eymard
  • San Sereno di Marsiglia
  • Santo Stefano I
  • San Massimo di Padova

La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.

Nota

Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.

Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).

Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.

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FonteUfficiale.com