La Commissione Europea ha dichiarato guerra alla plastica monouso e il National Geographic ha lanciato l’iniziativa “Planet or Plastic?” volto a sensibilizzare e trovare nuove soluzioni per combattere l’inquinamento
La Commissione Europea ha pubblicato un progetto di legge per vietare la plastica monouso che costituisce il 70% degli rifiuti marini ritrovati sulle spiagge europee. In particolare, le restrizioni dell’UE riguardano tutta quella plastica per la quale è già disponibile un valido sostituto come posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette), piatti, cannucce e cotton fioc (ad eccezione per scopi medici). Per tutti gli altri articoli sono previste varie misure che ne ridurranno lo spreco, come il riutilizzo, e scoraggeranno lo smaltimento inadeguato. Inoltre garantiranno che i costi di tali rifiuti cadano sui produttori, secondo il principio “chi inquina paga”.
In quest’ottica il National Geographic ha lanciato l’iniziativa “Planet or Plastic?” assumendosi l’impegno di ridurre l’utilizzo della plastica monouso all’interno dell’organizzazione. Inoltre finanzierà progetti che forniranno soluzioni innovative alla sua riduzione e dell’impatto di questa sull’inquinamento marino. Un primo indizio di questo cambiamento lo vedranno gli abbonati negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in India i quali inizieranno a ricevere fin da subito le loro riviste avvolte in carta e non più in plastica. Stessa cosa vedranno tutti gli altri abbonati entro la fine del 2019.
Qualcosa sta davvero cambiando.
immagine: ©nationalgeographic.it