Il marito aveva scoperto sui social messaggi compromettenti della moglie, dipendente dell’Asl. Le conversazioni coinvolgevano contenuti sessuali espliciti e foto nude della donna, seguite da incontri
Condannata a pagare l’assegno di mantenimento al marito perché ripetutamente tradito. Il tribunale di Frosinone ha emesso una sentenza controversa riguardante una separazione coniugale, dando ragione all’uomo coinvolto nella vicenda. L’ormai ex moglie è stata condannata a pagare un mantenimento di 100 euro al compagno.
La storia, ricostruita dal tribunale, inizia nell’agosto del 2017 quando l’uomo, agente di commercio, scopre sui social media messaggi compromettenti della moglie, dipendente dell’Asl. Le conversazioni coinvolgevano contenuti sessuali espliciti e foto nude della donna, seguite da incontri fisici.
Secondo quanto dichiarato in tribunale dall’ex marito, la donna si allontanava spesso da casa fino a quando è stato scoperto il tradimento. A quel punto, la moglie è tornata a vivere con la madre, lasciando la casa di proprietà dell’ex marito.
La separazione ha dato il via a una causa civile, iniziata dalla moglie, che ha affermato la deteriorata situazione della loro unione come motivo per andarsene. Tuttavia, per l’uomo, la fine del matrimonio è stata causata dall’infedeltà della moglie.
Le chat, presentate in tribunale, mostravano che la moglie intratteneva relazioni extraconiugali con più uomini contemporaneamente, addirittura durante il suo turno di lavoro in ospedale. In aula, la donna ha confermato il tradimento, ma ha sostenuto che i messaggi erano scambiati con “amici”.
Il tribunale ha valutato le prove e ha ritenuto che le conversazioni siano indicative di un comportamento non solo amichevole, ma anche osceno e inappropriato. Secondo i giudici, non vi erano evidenze di una crisi coniugale e non sono state confermate le accuse di violenza e maltrattamenti da parte dell’ex marito.