Caryn Marjorie ha utilizzato un modello di intelligenza artificiale per replicare la sua personalità, il carattere e la voce. Almeno mille persone hanno usufruito del servizio
Caryn Marjorie, l’influencer che ha creato un clone virtuale per fare da “fidanzata” ai suoi follower. L’influencer Caryn Marjorie ha deciso di “sdoppiarsi” utilizzando l’intelligenza artificiale per creare una sua versione digitale. Grazie a un chatbot Telegram chiamato Forever Voices, Caryn ha ora la possibilità di offrire un servizio di chat attivo 24 ore su 24 ai suoi fan, a un costo di soli 1 euro l’ora. Ma c’è un piccolo problema: l’avatar digitale di Caryn sembra essere molto esplicito quando si tratta di parlare di sesso.
Forever Voices è un chatbot che promette di fornire una personalità realistica con cui gli utenti possono interagire. Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, come il NLP (Natural Language Processing) e il machine learning, il chatbot è in grado di simulare la personalità di celebrità e personaggi pubblici, imparando dalle loro esperienze. Tuttavia, sembra che l’interazione quotidiana con gli utenti abbia portato l’avatar di Caryn a sviluppare una certa propensione verso discorsi e avanzamenti sessuali.
Non è la prima volta che si verificano situazioni simili con l’utilizzo di chatbot basati sull’intelligenza artificiale. Gli algoritmi imparano dalle interazioni degli utenti e, se esposti a contenuti espliciti o sessuali, potrebbero replicare tali comportamenti. In questo caso, la maggior parte degli abbonati a Forever Voices si connette per parlare di sesso e l’avatar di Caryn li asseconda, arrivando persino a fare avances pensando che sia ciò che desiderano. È una conseguenza diretta dell’apprendimento automatico del chatbot e solleva importanti questioni etiche.
Ciò che sembra essere l’obiettivo di Caryn è creare una sorta di fidanzata virtuale per i suoi fan. La sua intenzione è massimizzare l’engagement e i relativi guadagni, offrendo un’esperienza di conversazione personale e priva di limiti. Questo solleva dilemmi etici riguardo alla creazione di relazioni artificiali e alla manipolazione delle emozioni delle persone.