Streghe di Salem

Perché Salem è famosa ed è chiamata “città delle streghe”? La storia del processo per stregoneria più sanguinoso della storia

Streghe di Salem
Streghe di Salem. L’8 febbraio del 1692, William Griggs, un medico del villaggio di Salem, dichiarò che alcune ragazze adolescenti erano possedute dal demonio. Fu la svolta verso uno dei più terribili “processi alle streghe” della storia.

Città di Salem

Salem era un villaggio (colonia americana del Massachusetts) del New England, regione degli Stati Uniti, nel 1692. Era l’ultimo avamposto civilizzato prima della natura selvaggia e dei territori degli indiani. Era stata fondata da Roger Conant, come luogo per ospitare una stazione di pesca e un emporio commerciale sulla costa atlantica del Massachusetts.

Poi, però, da centro di scambi commerciali, Salem si trasformò, in coincidenza con l’immigrazione dei pellegrini puritani da un’Europa lacerata dalle guerre di religione, in un paese retto da un consiglio municipale che, nel giro di un decennio, concesse terre a favore della nuova popolazione in costante aumento, tanto che a “Salem Village” si affiancò una Salem Town, mostrando una perfetta coesione tra potere religioso e potere mercantile.

Gli abitanti della colonia inglese si sentivano sperduti e vulnerabili, in un contesto di precarietà, dove la Guerra di re Filippo, caratterizzata da continui scontri tra coloni e tribù di nativi, aveva fatto vacillare i principi e la rigorosità puritana.

Sentendosi abbandonati da Dio, gli abitanti di Salem furono portati a vedere Satana in ogni dove, soprattutto nei più deboli e indifesi, i perfetti capri espiatori per dar sfogo alla tensione accumulatasi.

Chi era i puritani

I seguaci del “puritanesimo” sostenevano la purificazione della Chiesa d’Inghilterra da tutte le forme, gli usi e i costumi non previsti dalle Sacre Scritture.

Secondo i puritani, la Chiesa doveva essere svincolata dal potere politico in quanto Cristo era e doveva essere l’unico vero capo della comunità. Per questo motivo l’autorità veniva racchiusa nelle mani di pochi “anziani” eletti dai fedeli. Il cristiano puritano doveva condurre una vita umile e obbediente, poiché doveva concentrarsi nella lotta contro il peccato insito in se stesso.

Il loro tentativo di riforma fu, però, limitato in Inghilterra da leggi apposite e per questo si diffuse fuori dai confini grazie alle congregazioni emigranti.

La nascita del mito

Nell’inverno tra il 1691 e il 1692, Elizabeth Parris (detta “Betty”) e Abigail Williams, 2 ragazze parenti del parroco di Salem, iniziarono ad avere strani comportamenti: si nascondevano dietro alcuni oggetti, strisciavano per terra e smisero di parlare. I medici non riuscirono ad identificarne le cause e si pensò al “malocchio“. Così, quando l’idea di una strega si diffuse nel villaggio, scoppiò l’isteria di massa.

La caccia alla strega, però, non cominciò dalle autorità giudiziarie ma dai popolani. Ad esempio, una donna di Salem, Mary Sibley, diede in pasto a un cane una focaccia impastata con la segale e l’urina delle possedute affinché quest’ultimo scovasse la strega, ma la missione non ottenne risultati.

In seguito, anche Betty Hubbard, Mercy Lewis, Ann Putnam, Mercy Short, Mary Warren e Susannah Sheldon diedero dimostrazione di avere qualche disturbo, e furono incalzate a dire il nome della strega che le stava possedendo.

Fu così che il potere accusatorio passò alle ragazzine del villaggio, che sfruttarono questo potere accusando le persone a loro “scomode“. Le vittime furono soprattutto donne adulte (soprattutto quelle donne che prima dell’isteria avevano un potere su di loro, ma molte erano anche anziane signore povere che vivevano ai margini della società e che non poterono difendersi in alcun modo).

Il tribunale giudiziario e le esecuzioni

Dopo le accuse fu istituito un tribunale giudiziario. I sospettati vennero interrogati (anche sotto tortura), messi alla prova nella recitazione delle preghiere cristiane e posti al cospetto delle ragazze che dichiaravano di essere possedute. In tutto furono arrestate 200 persone. La prima fu Tituba Indians, una schiava indiana.

Il 10 giugno del 1692 iniziarono le esecuzioni: la prima fu Bridget Bishop per impiccagione. Il luogo della sua morte è ancora oggi conosciuto come “Witches’ Hill” (la collina delle streghe).

Dal 10 giugno al 22 settembre 1692 furono processate 144 persone, 54 di loro confessarono sotto tortura di essere streghe, ma ne vennero giustiziate per stregoneria solo 19. Giles Corey, la ventesima vittima, fu torturato fino alla morte per schiacciamento del torace, perché si rifiutò di parlare in segno di protesta durante il processo.

La caccia alle streghe di Salem ebbe fine quando i pastori più influenti della regione tennero sermoni contro il tribunale incaricato dei processi (la Court of Oyer and Terminar), non perché non riconoscessero la stregoneria, ma per la raccolta delle prove ritenute insufficienti (in particolare, l’uso delle visioni delle vittime come prove per l’accusa, poiché non erano verificabili da terzi).

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FonteUfficiale.com