La storia di Teresa Fidalgo, l’autostoppista fantasma, è in realtà un contrometraggio realizzato da David Rebordão, uno studente universitario
Teresa Fidalgo. Sveliamo subito che la vicenda dell’autostoppista fantasma è in realtà un’invenzione. Il video è un cortometraggio realizzato da David Rebordão, uno studente universitario che ha cercato di imitare il genere “The Blair Witch Project“. Un po’ per fama, un po’ ironizzando verso coloro i quali credono ciecamente a tutto ciò che la gente pubblica su internet.
La leggenda
Ovunque nel mondo si narrano di leggende su una “dama bianca” (uno spirito che vaga per le strade chiedendo passaggi e causando incidenti stradali). Di solito alla base di queste leggende vi sono fatti realmente accaduti, ma solo per quanto riguarda gli incidenti. Il resto, invece, è frutto di passaparola e di suggestione. Sì, purtroppo molti (se predisposti) si lasciano suggestionare facilmente.
La storia
La leggenda di Teresa Fidalgo è diventata la storia di fantasmi più cercata su Google e sui Social, tanto da diventare un vero e proprio mito.
Tutto nasce da un video pubblicato nel 2011 su Youtube che riprenderebbe un fantasma a cui viene dato un passaggio da tre ragazzi portoghesi.
Nel video, i tre giovani portoghesi (David, Tiago e Tania) percorrono in auto una strada della periferia di Sintra, una città vicino Lisbona. Sono alla ricerca della strada giusta per raggiungere un gruppo di amici, ma si perdono. Ad un certo punto notano una ragazza vestita di bianco sul ciglio della strada che chiede un passaggio. I ragazzi si fermano e lei dice di chiamarsi Teresa.
La ragazza racconta di aver avuto un incidente stradale da quelle parti. Poi, indica ai tre ragazzi una curva e afferma di essere morta in quel punto. Appena l’auto raggiunge quel punto si ribalta e dalle immagini della telecamera sembra che ci siano morti e feriti gravi. Qualche istante prima dell’incidente, il volto di Teresa appare mostruoso e subito dopo l’impatto la ragazza sparisce.
Nel video viene raccontato che Teresa Fidalgo è una ragazza morta in un incidente stradale nel 1983. Quella non era la prima volta che chiedeva un passaggio per poi far sbandare l’auto nel punto in cui ne indicava la sua morte.
Il video sarebbe, poi, stato trovato dalla polizia portoghese sulla scena dell’incidente. L’impatto costò la vita ai due ragazzi seduti davanti, invece David, il ragazzo che riprendeva, si salvò.
E’ talmente convincente come storia che ancora oggi tantissime persone credono che il video sia autentico, tanto da utilizzarlo come prova per dimostrare l’esistenza dei fantasmi.
La verità
La realtà, invece, è che David Rebordão non fece altro che girare un cortometraggio sulla falsa riga del famosissimo film “Blair Witch Project”. Il film narra le vicende di un gruppo di ragazzi che si perdono in un bosco e vengono catturati da una strega.
Il regista portoghese, dopo averlo pubblicato gratis in rete (per farsi pubblicità), alcune settimane dopo lo ha pubblicato a pagamento sul sito Acurva.net. Quello su Youtube è solo una parte del cortometraggio che in totale dura circa 12 minuti. Nel video completo il regista racconta di com’è stato prodotto, del suo esperimento sociale e della protagonista, l’attrice Sara Cipriani.
Come se non bastasse, la dichiarazione di David Rebordão è stata pubblicata sul sito Malditang Pinay:
“Salve,
Mi chiamo David Rebordão e sono autore e produttore del cortometraggio “A Curva”. Dopo mesi di speculazioni e di teorie fantastiche sul film, è arrivato il momento della rivelazione.
Questo sito è stato creato per farvi conoscere tutta la verità sui fatti che hanno dato origine al più celebre film portoghese di tutti i tempi. Nonostante diverse versioni del film scaricabili gratuitamente da tutti i cybernauti, in questo sito è possibile acquisire la versione completa con 12 minuti di durata in DVD.
Il DVD riporta anche un’intervista in cui racconto tutto il processo di creazione, le mie reazioni sulla diffusione del film in tutto il mondo, i diversi forum che sono stati creati per parlare del film e tutte le storie che sono state create dall’immaginazione dei cybernauti. Rivelo anche la strategia che stava dietro la creazione del film, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del pubblico per gli altri progetti che sto sviluppando.
Io creo dei film per le persone che vogliono svagarsi.”
Nonostante ciò, c’è ancora gente che crede che il video sia autentico.
Nel 2011 la vicenda tornò alla ribalta con una catena di S. Antonio tramite un SMS che diceva: “Ciao sono Teresa Fidalgo… STORIA …Se non lo mandi a 20 persone ti capitano cose orrende“.
Conclusione
Il Video di Teresa Fidalgo non è altro che un cortometraggio che ha fatto nascere diverse leggende sull’autostoppista fantasma che causa la morte di chi le da un passaggio.
Qualcosa di vero, però, c’è. Il regista ha ammesso di non aver inventato proprio tutto, ma di essersi basato su uno dei molti memoriali che si trovano lungo le strade delle città portoghesi. Teresa Fidalgo è una vittima di strada morta nel 1983.
Cioè, Rebordão dopo aver letto una targa commemorativa sul ciglio di una strada di Sintra ha realizzato un video diventato popolarissimo.
Anche la storia dell’autostoppista fantasma non è farina del suo sacco. Infatti, in diverse città portoghesi si racconta di dame bianche lungo le strade periferiche buie.