La dama del pozzo di Corte Lucatello

La Corte Lucatello è un campiello nascosto nel sestiere di San Marco, a Venezia, che nasconde un segreto oscuro: la leggenda della dama del pozzo

La dama del pozzo di Corte Lucatello

La dama del pozzo di Corte Lucatello. La leggenda che circonda “La dama del pozzo di Corte Lucatello”, un racconto di mistero e malinconia che si snoda tra le antiche mura di questa dimora storica. Questo luogo, situato in un angolo appartato della campagna, è diventato famoso per la presunta presenza di uno spirito femminile, la misteriosa Dama del Pozzo, la cui storia getta un’ombra di enigma su questa proprietà.

La leggenda narra di una donna di nobili origini, un tempo abitante di Corte Lucatello, che visse una vita segnata da amori proibiti e tormenti. La sua tragica storia culminò in una notte fatale, quando, per amore impossibile, venne condannata a un destino infausto. Si dice che la Dama del Pozzo sia stata imprigionata in vita all’interno di un antico pozzo nei giardini di Corte Lucatello, dove avrebbe trascorso l’eternità a vagare tra il mondo dei vivi e dei morti.

La presunta presenza della Dama del Pozzo ha alimentato storie di apparizioni spettrali, lamenti notturni e fenomeni inspiegabili che si verificano nella tenuta. Visitatori coraggiosi e studiosi del paranormale si sono avventurati a Corte Lucatello per catturare un’istantanea degli eventi misteriosi che si susseguono nei suoi giardini e corridoi antichi.

Corte Lucatello è diventata un simbolo di mistero e suggestione, una dimora che si presta al racconto di leggende tramandate di generazione in generazione. La Dama del Pozzo, avvolta nel suo destino tragico, continua a essere il fulcro di storie che mescolano la passione e il soprannaturale, lasciando un’impronta indelebile su questo angolo nascosto di storia.

La storia della dama del pozzo di Corte Lucatello

La Corte Lucatello è un campiello nascosto nel sestiere di San Marco, a Venezia. È un luogo tranquillo e poco frequentato, ma nasconde un segreto oscuro: la leggenda della dama del pozzo.

La leggenda narra che, nei primi anni del 1600, il signorotto di Corte Lucatello fece costruire un pozzo molto velocemente, in soli quattro giorni. Questa fretta fece sorgere dei sospetti sulla scomparsa della sua bella consorte. Si dice che la donna venne colta sul fatto dal marito nel concedersi ad un giovane contadino delle campagne circostanti e che l’uomo, per vendicarsi, la uccise e la murò all’interno del pozzo.

Circa un secolo dopo, una sera di luglio molto afosa, un gondoliere della zona si recò al pozzo per attingere dell’acqua. Giunto sul posto, vide una donna vestita di bianco inginocchiata davanti al pozzo e assolta nella preghiera.

Il gondoliere, spaventato dalla presenza della donna, si bloccò e iniziò a tremare. La donna, intuendo la paura del gondoliere, si alzò in piedi e si voltò a fissarlo; poi gli disse:

“Non aver paura… Non è di me che devi aver paura, ma di ciò che ti capiterà stanotte se non torni a casa prima dell’alba. Sei venuto a cercare dell’acqua, ma questa notte troverai solo sangue… il tuo sangue!”

Impietrito dal terrore, il gondoliere si fece il segno della croce e poi intimò alla donna di andarsene subito, ma la donna si girò e tornò a pregare. Il gondoliere allora si avvicinò al pozzo: non poteva proprio fare ameno dell’acqua e doveva assolutamente portarne un po’ a casa.

Calò il verricello nel pozzo ma, alle sue spalle, saltò fuori dall’oscurità uno dei ladri di acqua che infestavano la zona e lo assalì con un coltello. Lo scopo era solo di spaventarlo, ma il gondoliere reagì tentando di difendersi e la lama si conficcò nel costato facendolo cadere a terra in un lago di sangue.

Resosi conto del suo gesto l’aggressore iniziò a disperarsi e a invocare tutti i santi del cielo: in fondo conosceva molto bene il barcaiolo e non voleva fargli del male.

La donna vestita di bianco allora prese da terra il coltello insanguinato e dalla lama fece cadere nel pozzo tre gocce di sangue: in un istante si riempì così tanto d’acqua da traboccare. Poi da una tasca prese un fazzoletto e pulì la ferita del gondoliere che per incanto si rimarginò.

Infine la donna rassicurò entrambi gli uomini e disse loro che non ci sarebbe più stato bisogno di rubarsi l’acqua l’un l’altro perchè da quel momento vi sarebbe stata acqua in abbondanza per tutti. I due uomini si allontanarono, ma vollero voltarsi a ringraziare quella “strega buona”: alle loro spalle non c’era nessuno ed era come se la ragazza si fosse dissolta nel nulla.

Da allora, si dice che ancora oggi nelle buie notti di luna nuova la dama bianca faccia delle fugaci apparizioni nella corte e che non manchi mai di dire una preghiera per il suo corpo ancora tumulato all’interno del pozzo di Corte Lucatello.

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FonteUfficiale.com