A Londra si trova una casa che è stata teatro di un’incredibile serie di suicidi e omicidi tra il 1934 e il 1942
La casa dei 20 suicidi. Tra il 1934 e il 1942, una casa in una piccola stradina chiamata Montpelier, nei pressi del parco Hanger Hill a Londra, divenne teatro di una serie di tragici eventi che portarono alla morte di 20 persone. La casa, che fu prima di proprietà di un uomo di nome Thomas Hoyt, fu successivamente venduta a diverse famiglie, ognuna delle quali subì una serie di eventi sinistri che portarono alla loro morte.
Nonostante tutti gli strani avvenimenti che si erano verificati, un sensitivo ed esperto di spiritismo, di nome Andrew Green, acquistò la casa alla fine del 1943. Egli era convinto che nella casa vi fossero delle forze maligne e vi soggiornò per compiere delle ricerche.
Una notte, Green sentì una voce femminile nella sua testa che lo incitava a lanciarsi dalla mansarda. La voce era quasi irresissibile e lo costringeva a compiere tutto ciò che gli comandava. Fortunatamente, Green fece molto rumore e attirò l’attenzione del padre, che lo salvò appena in tempo.
Green e il padre abbandonarono immediatamente la casa, proprio durante la notte. Nei giorni seguenti, Green andò a ritirare le foto che aveva scattato durante le due settimane di soggiorno nell’abitazione. In una di esse, vide chiaramente il volto di una bambina affacciata ad una finestra del secondo piano.
La casa fu successivamente distrutta a causa dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Tuttavia, la storia della casa maledetta di Londra è ancora oggi avvolta da un velo di mistero e ha dato l’ispirazione per moltissimi libri e film.
La storia della casa dei 20 suicidi
A Londra, in una piccola stradina chiamata Montpelier, si trova una casa che è stata teatro di un’incredibile serie di suicidi e omicidi tra il 1934 e il 1942.
Tutto ebbe inizio nel 1934, quando il proprietario della casa, in seguito alla morte della moglie per malattia, cadde in depressione e impazzi. Nella notte, strangolò la figlia di 12 anni e poi si suicidò con una pistola.
Nel 1936, la casa fu venduta all’asta e acquistata da una famiglia di cinque persone: madre, padre e tre figli. Durante l’anno, tutti e cinque i membri della famiglia morirono suicidandosi.
I primi ad uccidersi furono i due figli maggiori, che si tagliarono i polsi a causa di infelicità. La madre, straziata dal dolore per la morte dei figli, si avvelenò. La figlia minore bevve un bicchiere di latte in cui aveva sciolto del veleno per topi. Infine, l’uomo si gettò nel vuoto dal tetto.
Nel 1937, la casa fu acquistata da una giovane coppia di neo sposi. Con loro vivevano anche i genitori dello sposo. Lo sposo, cominciò a nutrire dubbi sospetti sulla moglie. Temendo che la moglie lo avesse tradito con un amico con cui lavorava, la uccise con 60 coltellate. Poi, si uccise. Trascorsi pochi mesi, i genitori dello sposo vennero trovati impiccati in una stanza del secondo piano.
Dal 1937 al 1940, nelle mura di questa casa si consumarono ben altri sette suicidi inspiegabili. I nuovi padroni di casa avevano due figli maschi e invitarono a cena un amico di scuola dei figli e i loro genitori. Alcuni giorni dopo, tutti e cinque vennero trovati morti. La zuppa che avevano mangiato era stata avvelenata con un’abbondante dose di cianuro.
Alla fine del 1943, un sensitivo di nome Andrew Green, prese in affitto la casa. L’uomo era convinto della presenza, nella casa, di forze maligne. Decise quindi di andarci ad abitare con suo padre per svolgere accurate indagini.
Una notte, Andrew sentì una voce femminile nella testa che lo invitava a buttarsi giù dalla mansarda. La voce, come lui stesso raccontò, lo costringeva a compiere tutto ciò che gli comandava. Solo l’intervento tempestivo del padre salvò Andrew dal lancio dalla mansarda. I due, nella stessa notte, lasciarono la casa.
Qualche giorno dopo, Andrew tornò tra quelle mura per raccogliere le foto che aveva scattato. In una di queste vide il volto di una bambina affacciata ad una delle finestre del secondo piano.
La distruzione della casa
Durante la seconda guerra mondiale, la casa fu distrutta. Ancora oggi, a distanza di tanti anni, resta il mistero sui quei suicidi consumati tra le mura di quella casa così apparentemente bella.
Le possibili spiegazioni
Le possibili spiegazioni per questi eventi sono molteplici. Alcuni credono che la casa fosse infestata da spiriti maligni che spinsero le persone al suicidio. Altri ritengono che i suicidi fossero causati da fattori psicologici, come la depressione o la disperazione. Un’altra possibilità è che i suicidi fossero in realtà omicidi mascherati.
Ad oggi, non è possibile sapere con certezza cosa accadde in quella casa. La vicenda resta un mistero che ha affascinato e terrorizzato le persone per decenni.