Katskhi Pillar, l’eremo più isolato al mondo

Il Katskhi Pillar è un monolite di calcare imponente alto 40 metri situato nel villaggio di Katskhi, nei pressi di Chiatura, in Georgia

Katskhi Pillar, l'eremo più isolato al mondo
Il Katskhi Pillar è un monolite di calcare imponente alto 40 metri situato nel villaggio di Katskhi, nei pressi di Chiatura, in Georgia. Sulla sua cima si trova una piccola chiesa ortodossa raggiungibile soltanto attraverso una vecchia e pericolosa scala in ferro.

L’Eremo di Katskhi è un luogo di culto che risale a oltre 2000 anni fa, probabilmente costruito dagli Stiliti, asceti cristiani che volevano vivere la loro vita in piena spiritualità. Nel VI secolo, una chiesetta dedicata al monaco teologo bizantino Massimo il Confessore fu eretta qui e oggi si possono vedere solo i resti di questa prima struttura, che consistono in una cripta, tre celle per gli eremiti e un muro di protezione che copre la colonna. Dopo la morte dei monaci, l’eremo fu abbandonato e rimase inviolato fino al 1944, quando un gruppo di alpinisti decise di scalare la roccia e scoprì il luogo di culto dimenticato.

Oggi, il Katskhi Pillar, anche conosciuto come “Pilastro della vita“, è abitato soltanto da Maxime Qavtaradze, un sacerdote ortodosso che nel 1995 si è rifugiato sulla roccia per espiare un passato segnato da una vita dissoluta. Il monaco vive in estrema solitudine e scende dalla roccia solo una volta alla settimana per confortare i giovani bisognosi. Per scendere e risalire la scala a pioli con 131 gradini fissati nella parete, l’eremita impiega oltre 20 minuti, ma nonostante la fatica ha promesso ai suoi fedeli di continuare ad arrampicarsi con tutte le sue forze fino a quando il suo corpo glielo permetterà. I generi alimentari di base gli vengono “consegnati” da alcuni volontari attraverso un sistema di carrucole.

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FonteUfficiale.com