Joseph Carey Merrick, noto come l’Uomo elefante, ha suscitato grande interesse a causa della sua deformità fisica
Joseph Carey Merrick, noto come l’Uomo elefante, è stato un cittadino britannico che ha suscitato grande interesse nella società dell’età vittoriana a causa della sua deformità fisica. Nato a Leicester il 5 agosto 1862, Merrick è diventato famoso grazie al film “The Elephant Man” diretto da David Lynch nel 1980 e tratto dal romanzo “The Elephant Man and other Reminiscences” di sir Frederick Treves.
Tuttavia, le prime biografie di Merrick riportavano erroneamente il suo primo nome come John. Da giovane, Joseph ha mostrato segni di deformità all’età di 3 o 5 anni. Il suo corpo era completamente deformato dalla malattia, ad eccezione dei genitali e del braccio sinistro. Inoltre, da bambino ha subito una brutta caduta che gli ha causato una frattura alla gamba sinistra. A causa della povertà della famiglia, non è stato possibile ricevere le cure mediche necessarie, lasciando la gamba deformata sia a causa della malattia che della frattura non curata.
La madre di Joseph, Mary Jane, è deceduta quando aveva 10 anni. Dopo la morte della madre, Merrick è rimasto a vivere con il padre e la matrigna. Tuttavia, la matrigna, proprietaria della casa di famiglia e con figli propri, non ha gradito la presenza del ragazzo deforme e ha imposto al marito di scegliere tra lei e Joseph.
Così, Joseph è stato cacciato di casa e ha cercato di sopravvivere vendendo lucido da scarpe per strada. Era costantemente tormentato dai bambini del quartiere che lo deridevano per le sue deformità. Ha trascorso gran parte della sua giovinezza disoccupato, finché non ha trovato lavoro come fenomeno da baraccone. Anche se è stato trattato decentemente in questa posizione e ha accumulato una piccola somma di denaro, nel 1886 i freak show sono stati dichiarati illegali nel Regno Unito, costringendolo a trasferirsi in Belgio in cerca di un lavoro simile. Tuttavia, è stato maltrattato e successivamente abbandonato dal suo presentatore.
Tornato a Londra, Joseph ha fatto amicizia con il dottor Frederick Treves, un medico dell’ospedale di Whitechapel (poi divenuto Royal London Hospital). Treves gli ha fornito un letto permanente in ospedale e ha rappresentato una delle poche persone che gli hanno offerto affetto e sostegno concreto. Merrick ha vissuto gli anni più sereni della sua vita dopo essere stato accolto nell’ospedale. È diventato una sorta di celebrità presso l’alta società vittoriana ed è stato persino un favorito della regina Vittoria.
Il dottor Treves ha testimoniato che Joseph desiderava trasferirsi in un istituto per ciechi perché sperava di trovare una donna che non si spaventasse del suo aspetto. Merrick ha cercato sollievo nella scrittura, componendo sia in prosa che in poesia. È stato curato all’ospedale fino alla sua morte, avvenuta l’11 aprile 1890 all’età di 27 anni. Sembra che Merrick sia morto accidentalmente soffocato durante il sonno. A causa del peso della sua testa, era impossibilitato a dormire orizzontalmente e doveva riposare seduto con la schiena sorretta. La notte della sua morte, potrebbe aver tentato di dormire disteso per imitare un comportamento normale, assumendo la stessa posizione delle persone care che gli erano vicine. Questa ipotesi è stata anche ripresa nel film di David Lynch, in cui Merrick è stato interpretato da John Hurt.
La storia di Joseph Merrick ha ispirato l’opera teatrale “The Elephant Man“, che ha vinto un premio Tony Award nel 1979, e il film di Lynch del 1980. La malattia di Merrick, chiamata sindrome di Proteo, è estremamente rara. È stata identificata per la prima volta nel 1979 da Michael Cohen e successivamente conosciuta come la malattia di cui Merrick soffriva. La sindrome di Proteo non colpisce i nervi ed è considerata sporadica e non ereditaria. Test del DNA eseguiti su campioni prelevati dalle ossa e dai capelli di Merrick hanno confermato che era affetto da questa sindrome. In passato si pensava che il gene PTEN fosse responsabile della malattia, ma è stato scoperto che il gene AKT1 è il vero responsabile della sindrome di Proteo in Merrick.