L’imprenditore Mutsuo Furukawa voleva creare un luogo dove la gente potesse rilassarsi immersa nella natura e dimenticare la vita frenetica giapponese e i problemi quotidiani
Nel 1988, l’imprenditore Mutsuo Furukawa voleva creare un luogo dove la gente potesse rilassarsi immersa nella natura e dimenticare la vita frenetica giapponese e i problemi quotidiani. Così ha aperto al pubblico il Fureai Sekibutsu no Sato, un parco che includeva oltre 800 statue, molte delle quali di Budda.
Il parco è stato realizzato nella prefettura di Toyama, ma purtroppo oggi è abbandonato e lasciato alla mercé delle erbacce e degli agenti atmosferici. Tuttavia, fino ai primi anni 2000, molte persone visitavano il parco.
Perché è considerato così spaventoso?
Il Fureai Sekibutsu no Sato è considerato uno dei luoghi più spaventosi del Giappone. Lo stato di abbandono e degrado del parco lo rende spettrale, ma la cosa più inquietante sono le statue di pietra che sembrano fissare chiunque vi si avvicini.
Le statue sono state create da uno scultore cinese e sono state curate nei minimi dettagli. Per volontà di Furukawa, alcune statue rappresentano lui, la sua famiglia e le persone a lui care, mentre altre sono ispirate alle divinità buddiste. L’imprenditore voleva infondere nel parco una certa “sacralità” e preservare la memoria delle persone a lui care.
Non si conosce il motivo esatto dell’abbandono del parco, nonostante l’ingente investimento, ma il fotografo Ken Ohki, noto anche come Yukison, ha immortalato il parco in molti scatti famosi in tutto il mondo. Si dice che dopo il tramonto, le statue sembrino prendere vita e alcune vengano trovate in altre posizioni.
Secondo le credenze locali, le statue sarebbero possedute dai “rei” (cioè gli spiriti) dei familiari di Furukawa e delle persone morte nella zona. Forse la diceria secondo cui le statue si animerebbero al calare del sole è la conseguenza di queste credenze, che servono a tenere lontani i curiosi. Quindi, se siete in Giappone e decidete di visitare il parco delle statue spettrali, ricordatevi di non avvicinarvi troppo alle statue e di uscire prima del tramonto.