Ed Gein è stato un serial killer, noto come “il Macellaio di Plainfield”. Commise tra i 2 e i 10 omicidi
Biografia
Ed Gein (il nome completo è Edward Theodore Gein) è nato il 27 Agosto del 1906 a La Crosse, Wisconsin (Stati Uniti).
Dal padre alcolizzato subì ripetuti abusi sessuali. La famiglia Gein viveva in una fattoria fuori Plainfield, remota cittadina del Wisconsin. La madre, Augusta, donna dal carattere dominante e fanatica religiosa, costrinse i figli Edward ed Henry (che morì anni dopo in un incendio) a isolarsi dalla società esterna, e in modo particolare nei riguardi del sesso femminile. Tale costrizione causò in Ed un’avversione totale per il sesso, che indusse la sua mente, già fragile, a elaborare lo sviluppo sessuale in modo del tutto errato.
Il rapporto di Ed con la madre fu di carattere ambivalente. Da un lato la riteneva una figura mistica, quasi divina, e dall’altro elaborava un forte risentimento repulsivo nei confronti della figura materna. Quando la madre fu colta da ictus e morì, il mondo crollò addosso a Ed.
La perdita dell’unica figura importante gli causò uno squilibrio mentale irreversibile (una delle caratteristiche tipiche degli schizofrenici). Nel caso di Gein, però, non fu normale schizofrenia. Solitamente, infatti, i primi segni della malattia si manifestano intorno ai 20 anni, invece Ed ne aveva già 39 quando la sua mente iniziò a creare un mondo di terrore delirante.
Dopo la morte della madre, Ed sprofondò in uno stato di forte squilibrio mentale. Sempre più isolato dalla realtà che lo circondava, iniziò a frequentare i cimiteri con l’intento di profanare tombe. Preferiva quelle di donne di mezza età, che, in un certo modo, gli ricordavano la madre. Quando in paese avveniva un decesso, Ed si precipitava al cimitero, armato di pala e torcia elettrica. Dissotterrava il cadavere e lo portava a casa per poterne fare ciò che voleva.
Nella sua casa, gli agenti della polizia locale (e in seguito quelli dell’FBI) catalogarono una gran quantità di resti umani, utilizzati per creare macabri oggetti. Con ossa di tibia si era costruito i piedi di un tavolino da caffé, mentre la parte superiore di un cranio di bambino era stata trasformata in scodella per il brodo. Gli agenti trovarono, poi, una cintura costituita interamente da capezzoli femminili, un tamburo di pelle umana, vasi contenenti nasi e vagine sottospirito, una poltrona con braccia al posto dei braccioli, il letto decorato con teschi, e i resti di almeno altre 10 persone.
Il pezzo forte di questa macabra collezione fu un vestito di pelle umana. Gli psicologi giunsero alla conclusione che Edward desiderava cambiare sesso, poiché nella sua mente malata quello era il solo modo per far rivivere la madre morta.
L’omicidio di Berenice Worden e l’arresto
La mattina del 19 novembre 1957, Ed Gein si recò alla ferramenta di Plainfield, gestita dalla signora Berenice Worden, con l’intento di acquistare una latta d’olio. All’interno del negozio, però, Ed trovò un fucile: lo caricò e sparò alla nuca della donna. Trascinò, poi, il cadavere sul furgoncino e fece ritorno a casa.
Quando nel pomeriggio il figlio della signora Worden, di ritorno da una battuta di caccia, entrò nel negozio, si spaventò a morte nel vedere tutto quel sangue sparso sul pavimento. In preda al terrore chiamò la polizia, e nel momento in cui gli agenti gli chiesero se nutrisse dei sospetti su chi avesse potuto aver fatto del male alla madre, lui, quasi d’istinto, fece il nome di Ed Gein. Durante la perquisizione sulla scena del crimine, gli agenti trovarono sul bancone uno scontrino d’acquisto di una latta d’olio.
Lo sceriffo e i suoi uomini si recarono a casa di Gein. Giunti alla fattoria, gli agenti si divisero in due squadre: la prima entrò nella casa, e la seconda raggiunse il capanno adibito a legnaia. Questi ultimi forzarono la porta ed entrarono.
Fu in quel preciso istante che lo sceriffo di Plainfield scoprì il cadavere di Berenice Worden. Il corpo scuoiato della donna, privo della testa e svuotato delle sue interiora, era appeso al soffitto alla maniera delle carcasse dei cervi. Nelle ore seguenti furono ritrovate, avvolte in un abito da uomo, le budella della donna, mentre la testa fu rinvenuta all’interno di un sacchetto di plastica. Una serie di piccoli chiodi ricurvi erano stati infilati nelle orecchie (forse voleva appendere la testa in casa come un macabro trofeo di caccia). Anche il cuore di Berenice fu ritrovato in una borsa di plastica.
Ed Gein fu arrestato e incolpato di duplice omicidio. Infatti, oltre a Berenice Woden, fu accusato dell’omicidio di Mary Hogan, tenutaria di una piccola locanda di Plainfield, scomparsa nel nulla alcuni mesi prima. Per molto tempo Gein aveva scherzato con i compaesani sul fatto che Mary si trovasse a casa sua, ma nessuno lo aveva preso sul serio. Poi, un giorno, durante una perquisizione nella fattoria degli orrori, gli angenti trovarono, rinchiusa in una borsa, una matassa di peli appiccicata a un viso: avevano trovato Mary Hogan (o almeno una parte di lei).
Gli orrori della fattoria Gein sconvolsero la comunità di Plainfield. Nessuno sapeva dove si trovasse questa sperduta cittadina del Wisconsin. Ma all’indomani dell’arresto di Edward Gein, la stampa di tutto il paese ne parlò e la nazione intera rimase sconvolta per il fatto che quel mostro profanasse tombe, mutilasse i cadaveri dei loro cari, e dall’orrore che Ed aveva dato vita in quella sperduta fattoria della provincia americana.
All’epoca la definizione serial killer non era stata ancora coniata, e il caso Gein era una novità assoluta in fatto di crimini. Nulla del genere si era mai visto prima. Tuttavia, dopo i fatti di Plainfield, gli americani si resero conto che non potevano fidarsi nemmeno del vicino di casa. Infatti, il vicino di Gein lo descrisse come una persona normalissima, e del tutto inoffensiva.
Al termine del clamore suscitato sul caso, la fattoria fu incendiata da ignoti e in seguito ricostruita per farne una meta turistica.
Arresto, processo e condanna
Edward Theodore Gein venne arrestato nel novembre del 1957. Il 21 novembre 1957 venne, poi, dichiarato incapace di sostenere un processo, e venne assegnato alle cure del Central State Hospital. 10 anni dopo fu dichiarato in grado di sostenere il processo e il caso venne riaperto. Al termine del processo, iniziato il 14 novembre 1968, Ed venne dichiarato insano di mente, colpevole dell’omicidio di Berenice Worden e Mary Hogan, e rinchiuso a vita nel penitenziario psichiatrico dello Stato.
Durante il periodo di carcerazione, s’integrò perfettamente nella vita carceraria. Paziente modello e riservato, lavorò come falegname, muratore e inserviente.
Edward Gein morì il 26 luglio del 1984 per arresto respiratorio. E’ sepolto a Plainfield, accanto alla madre Augusta.
Filmografia su Ed Gein
Ed Gein divenne un personaggio famoso, protagonista di fumetti horror ispirati agli atroci delitti di Plainfield. Il romanziere Thomas Harris prese spunto dagli orrori di Plainfield per caratterizzare il personaggio del serial killer Buffalo Bill nel celebre romanzo “Il Silenzio degli Innocenti” (poi divenuto un film diretto da Jonathan Demme), così come Tobe Hooper per il personaggio di Leatherface nel film “The Texas Chainsaw Massacre” (Non aprite quella porta).
Anche Alfred Hitchcock prese spunto dalla storia di Ed Gein per creare il suo noto “Psyco“.