Un uomo vissuto tra il 1899 e il 1950, entrò nel Guinness dei Primati come unico essere umano affetto da nanismo e gigantismo
Austria – Un uomo vissuto tra il 1899 e il 1950, entrò nel Guinness dei Primati come unico essere umano affetto da nanismo e gigantismo. Il suo nome era Adam Rainer. Fino a 21 la sua altezza non superava i 120 cm, poi a 21 anni crebbe in modo spropositato fino ad arrivare a 2,34 m. Tempo dopo si scoprì che era affetto da acromegalia. A distanza di un secolo è una storia che fa ancora discutere perché nessuno si sarebbe aspettato un simile cambiamento.
Il primo mistero fu il nanismo, dato che le altezze di padre, madre e fratello erano nella norma. Ma lui, fino a 21 anni, non superava i 120 cm di altezza. Poi nel 1920 l’incredibile crescita. Ed è incredibile anche il motivo: un tumore all’ipofisi (la ghiandola alla base del cranio che produce l’ormone della crescita). Si sottopose a delle visite specialistiche e in quelle visite si scoprì il tumore benigno. Venne sottoposto ad un operazione chirurgica per cercare di bloccare la crescita e per qualche tempo funzionò. Poi riprese a crescere.
Mani e piedi iniziarono ad allungarsi e il volto si deformò. Aveva la mascella sporgente e labbra esagerate. La vista calò giorno dopo giorno (dall’occhio destro diventò quasi cieco) e non riusciva nemmeno a sentire bene. Aveva la schiena curva e anche camminare era diventato un problema.
Pesava 110kg, le mani misuravano 24cm, i suoi piedi lunghi 33 cm e poteva calzare solo scarpe speciali. Come se non bastasse, aveva anche un evidente ritardo mentale.
Visse altri 20 anni e poi si spense a Vienna.
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