Nomi per i figli: quali sono vietati in Italia e perché

In Italia, la scelta del nome per i propri figli è regolamentata da leggi specifiche che stabiliscono quali nomi siano vietati e perché

Nomi per i figli: quali sono vietati in Italia e perché

Nomi per i figli: quali sono vietati in Italia e perché. In Italia, la scelta del nome per i propri figli è regolamentata da leggi specifiche che stabiliscono quali nomi siano vietati e perché. È importante chiarire che non è illegale dare al proprio figlio più di tre nomi, ma i nomi oltre il terzo non avranno validità legale. Inoltre, non è consentito utilizzare nomi di marche commerciali. Ad esempio, non si può chiamare una figlia “Nutella”. Tra i nomi vietati ci sono anche quelli di personaggi storici controversi e di opere di fantasia, come Benito Mussolini, Frodo, Pollon o Maradona.

Limiti imposti dalla legge

La legge italiana stabilisce diversi limiti riguardo ai nomi:

  • Il nome deve corrispondere al genere del bambino o della bambina, fatta eccezione per alcuni nomi unisex come Andrea.
  • I nomi stranieri per bambini con cittadinanza italiana devono essere scritti con l’alfabeto italiano. Sono ammesse le lettere j, x, y, k e w. Tuttavia, se si desidera usare un nome tedesco con la lettera ß (scharfes S), questo deve essere italianizzato in una doppia s.
  • Non è permesso dare al neonato il nome di un genitore o di un fratello o sorella viventi.
  • Non è consentito utilizzare il nome del genitore nemmeno con l’aggiunta di “junior” o “jr”.
  • Non si può utilizzare un cognome come nome.
Nomi vietati

Tra i nomi vietati ci sono quelli di personaggi provenienti da diverse categorie:

  • Personaggi delle serie TV o dei film.
  • Personaggi di cartoni animati o fiabe.
  • Personaggi storici controversi.

La legge italiana, in particolare l’articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 396/2000, stabilisce che non possono essere dati nomi che possano “arrecare pregiudizio morale”, cioè che possano ridicolizzare o arrecare vergogna al bambino. Ad esempio, non è possibile chiamare un bambino “Giallo” o “Lucifero”.

Procedura in caso di nomi vietati

Se i genitori scelgono un nome non consentito dalla legge, l’Ufficiale dello Stato Civile deve informare immediatamente i genitori. Se questi insistono nel voler utilizzare il nome vietato, l’atto di nascita verrà comunque redatto e successivamente il Procuratore della Repubblica potrà disporre un giudizio per la rettifica del nome.

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FonteUfficiale.com