È la condizione estrema in cui ha vissuto Nadezhda Bushueva, ora 42enne, rimasta segregata in casa fin dall’adolescenza
Nadezhda Bushueva segregata fin dall’adolescenza. È la condizione estrema in cui ha vissuto la 42enne, rimasta segregata in casa fin dall’adolescenza. Colpa della madre. La donna voleva preservarla dai “pericoli” del mondo esterno. Gli anni di reclusione si sono conclusi settimana fa, quando l’anziana si è ammalata e la figlia ha dovuto portarla in ospedale.
Nadezhda viveva circondata da molti gatti, senza che in casa venisse curata l’igiene. Vivevano in uno stato di abbandono e in condizioni igieniche preoccupanti. Condividevano il letto con molti felini, alcuni dei quali morti. L’alimentazione era a base di cibo per animali. La donna, che ha raccontato di non aver lavato i capelli per 12 anni, ha abbandonato la scuola da adolescente.
Una storia andata avanti sotto gli occhi inconsapevoli della comunità di un paesino della Russia, Arefinksy.
“Sua madre, Tatyana Borisovna, ha iniziato a proteggerla, tenendola rinchiusa a casa. Non andava più da nessuna parte, né a lavorare né studiare“, ha raccontato il sindaco, VassilyTovarnov. “Quando la madre si è ritirata, forse a seguito di qualcosa che è scattato nella sua testa, hanno iniziato a condurre uno stile di vita solitario. Dal 2010 non sono più riuscita a seguirla“, ha aggiunto. Inizialmente vivevano grazie alla pensione sociale erogata dallo Stato, poi hanno rinunciato al beneficio.
Dopo che la storia è venuta alla luce, la donna ha rifiutato l’aiuto offerto dai servizi sociali e dai suoi vicini. “Dice che sua madre non l’ha lasciata andare da nessuna parte e nel corso degli anni ha smesso di lamentarsi. Si è adattata lentamente a questa condizione“, ha detto Vassily Tovarnov. Lei ha detto: “Non lo faccio perché adoro il mio modo di vivere. Per me va tutto bene“.