Fino al 16 dicembre l’artista Asad Raza sfida i visitatori ad una partita di tennis. La location è la chiesa sconsacrata di San Paolo Converso
Milano – La chiesa di San Paolo Converso, edificata tra il 1549 e il 1619, ha avuto una storia travagliata. Nonostante gli affreschi che raffigurano la conversione, il battesimo, il miracolo e il martirio di San Paolo Apostolo è stata sconsacrata nel 1808, a seguito di un editto napoleonico. Fino al 1932 è stata utilizzata come magazzino e in seguito a un restauro è stata destinata a sala per concerti di musica sacra. Tra gli anni ‘60 e ‘80 è stata utilizzata come studio di registrazione, ospitando autori come Maria Callas e Mina.
Ora la chiesa milanese sarà utilizzata fino al 16 dicembre come location per un progetto d’arte contemporanea ospitando Untitled (plot for dialogue) di Asad Raza. L’artista mette in campo rivestimenti, linee, reti, racchette, tè freddo al gelsomino e allenatori per un gioco simile al tennis.
Lo sport rappresenta per l’artista una riflessione sulla necessità delle attività ricreative in una società imperniata sul lavoro, mentre lo scambio competitivo tra allenatori e visitatori rappresenta una metafora di un confronto alla pari, per sovvertire le tipiche logiche religiose, nel quale il messaggio nasce e prosegue dall’alto verso il basso.
immagine: © Andrea Rossetti