Nella storia sono esistite anche donne serial killer ed erano spietate alla pari degli uomini. Scopriamo chi sono!
Quando si parla di serial killer, si tende a pensare che siano tutti uomini, ma anche le serial killer donne sono numerosissime. Cambiano solo le modalità, anche se sempre sanguinarie, violente e volte alla sofferenza e alla morte delle loro vittime.
Ecco le serial killer più famose della storia:
Aileen Wuornos, la serial killer più famosa degli Stati Uniti, divenne “famosa” anche grazie al film “Monster“, interpretato da Charlize Theron.
La Wuornos, figlia di uno schizofrenico morto in prigione, venne affidata al nonno alcolista, che la fa violentare da un suo amico. Poi la cacciò di casa una volta morta la moglie. Da quel momento la ragazza visse in mezzo alla strada, mantenendosi con i furti. Poi divenne una prostituta e proprio in quel periodo uccise a colpi di pistola 5 uomini, rubando ogni loro bene.
Elizabeth Bathory, proveniente da una famiglia aristocratica ungherese, è la serial killer più prolifera e longeva della storia. Fece uccidere più di 600 giovani donne, credendo che la loro giovinezza sarebbe servita per realizzare l’elisir di lunga vita. Motivo per cui era abituata a immergersi nella vasca da bagno piena di sangue delle sue vittime. Era molto intelligente ed usò questa intelligenza per creare macchine della morte dove le donne scelte morivano dopo atroci torture e sofferenze.
Sonya Caleffi, dopo essere riuscita a diventare un’infermiera e ad entrare nell’ambiente medico, ha compiuto oltre dieci omicidi iniettando l’aria nelle vene di poveri pazienti scelti a caso, causando embolie fatali. La donna ha tentato quattro volte il suicidio, ma è sempre sopravvissuta.
Joanna Dennehy, definita dai giudici fredda, egoista e manipolatrice, ha accoltellato a morte tre persone, che ha poi gettato in un canale. Poi ha colpito ancora altri due uomini, sempre in modo casuale, ma non ha fatto in tempo ad ucciderli. Era una donna incapace di provare emozioni e una volta catturata ha dichiarato di divertirsi moltissimo uccidendo persone a caso e che ognuno ha bisogno di dedicare del tempo al suo hobby preferito.
Leonarda Cianciulli, la “saponificatrice di Correggio“. La donna, anziana, attirava le sue vittime con promesse di lavoro e guadagno, poi le uccideva senza pietà e creava saponette e pasticcini. Era interessata alla magia nera ed era convinta di essere una strega.
Marie Dalphine Lalaurie, apparteneva ad una famiglia aristocratica e in casa aveva degli schiavi di colore. Apparentemente sembrava essere una donna comprensiva e sensibile, ma in realtà picchiava le figlie perché portavano cibo agli schiavi e quando i maltrattamenti nei loro confronti degeneravano lei decideva di finirli, rinchiudendoli nella sua camera degli orrori. Una schiava di dodici anni, per scappare dalle sue torture, ha preferito gettarsi dal tetto della casa.
Belle Gunness, la Signora Barbablù, ha commesso terribili omicidi solo per interessi economici. La prima vittima fu il primo marito, che la picchiava con calci nel ventre mentre era incinta per farla abortire. Dopo queste violenze e vari insuccessi economici la donna decise di appiccare volontariamente un incendio nel negozio del suo secondo marito per intascarsi i soldi dell’assicurazione. Decise, poi, di avvelenare i suoi bambini per avere i soldi dell’assicurazione. Dopo poco tempo uccise anche il terzo marito, per ottenere la casa e i suoi averi.
Lavinia Fisher, nel 1800 gestiva una locanda con il marito. Grazie alla sua bellezza adescava, rapinava e uccideva gli uomini. Nella sua locanda sono stati trovati effetti personali delle vittime oltre ad una vasta collezione di resti umani.
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