La cattiva alimentazione è responsabile di oltre 8 milioni di morti ogni anno nel mondo, quanto le vittime del tabacco
Diete scorrette causano oltre 8 milioni di morti nel mondo. La cattiva alimentazione è responsabile di oltre 8 milioni di morti ogni anno nel mondo, un numero paragonabile alle vittime causate dal consumo di tabacco. Questi dati sono stati riportati dalla Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINuc).
Secondo il Presidente della SINuc, Maurizio Muscaritoli, la corretta alimentazione è fondamentale per ridurre l’impatto delle principali cause di morte e malattie croniche. Un’alimentazione di tipo mediterraneo, basata su cibi freschi e non processati, locali e coltivati in modo sostenibile, è consigliata dagli esperti.
Tuttavia, l’importanza della nutrizione nella salute e nella malattia è spesso sottovalutata. Un report emerso dal Forum Nutrendo 2023 ha evidenziato che nel 24% dei corsi di Medicina e Chirurgia non viene insegnato lo screening nutrizionale.
Nel 2019, la Commissione Eat della rivista Lancet ha proposto un modello alimentare sostenibile per la salute e l’ambiente, in cui si tenga conto delle emissioni di gas serra. Recentemente, sono stati presentati i risultati dell’applicazione dell’indice Planetary Health Diet a due campioni di 100mila persone. Questo indice misura gli effetti delle scelte alimentari sulla salute e sull’ambiente, evidenziando che una maggiore adesione alla dieta planetaria è associata a un rischio di morte inferiore del 25% per cancro, malattie cardiovascolari, neurodegenerative e respiratorie.
Adottare la Dieta Planetaria può portare a una riduzione del rischio del 15% per il cancro, del 20% per le patologie neurodegenerative e del 50% per quelle respiratorie. Questi risultati rappresentano una promettente sfida per affrontare le malattie croniche che stanno diventando una questione prioritaria nel mondo occidentale.
Gli studi di previsione indicano che adottando queste pratiche alimentari, tra 10,9 e 11,6 milioni di morti premature potrebbero essere evitate ogni anno, corrispondendo a una riduzione del 19-23,6% rispetto ai tassi attuali di mortalità. Pertanto, diventa cruciale ridurre il consumo globale di alimenti come la carne rossa e lo zucchero, mentre aumentare il consumo di frutta, noci, verdura e legumi è essenziale per il benessere globale, come sottolineato da Muscaritoli.