Ophelia, la bambina più intelligente di Einstein

Ophelia Morgan Dew è una bambina di soli 3 anni con un quoziente intellettivo superiore a quello di Albert Einstein

Ophelia Morgan Dew
Herefordshire, Inghilterra – Ophelia Morgan Dew è una bambina di soli 3 anni che è già entrata a far parte dell’associazione internazionale per persone ad alto quoziente intellettivo (Mensa). Ophelia è diventata un membro dell’associazione dopo che i risultati dei test sul suo quoziente intellettivo hanno mostrato che era nella top 0.03% nella sua fascia di età: il suo QI di 171 (molto al di sopra della media) supera anche quello di Albert Einstein, che era di 160. Di solito il punteggio medio è di 100, con un’oscillazione che va da 85 a 115. La piccola Ophelia è stata sottoposta anche al test Stanford-Binet, utilizzato per valutare la consapevolezza spaziale e le competenze verbali e logiche.

La madre Natalie ha raccontato: “in realtà è stato dall’età di circa otto mesi che ci siamo resi conto di quanto potesse essere brillante. Ha detto la sua prima parola. Ha imparato i numeri e i colori molto presto“. A due ha imparato l’alfabeto a memoria, ma si sono accorti di quanto fosse intelligente quando ha iniziato a giocare a scuola, così l’hanno portata da uno psicologo specializzato in bambini dotati.

Il padre Ben ha detto: “volevamo solo capire come potevamo aiutarla. Non volevamo che si sentisse sotto pressione, ma allo stesso tempo non volevamo che si sentisse sottostimata“.

Lyn Kendall, psicologa e consulente del Mensa, ha detto che i bambini dotati di intelligenza sopra la media elaborano le cose rapidamente, hanno una buona memoria e sono attenti a ciò che sta accadendo intorno a loro. Inoltre, hanno sempre sete di imparare: “Di solito quando i genitori vengono da me dicono: aiutaci, il nostro bambino non vuole smettere di fare domande e di imparare tutto il tempo. Questi bambini iniziano alle cinque del mattino e non si fermano fino a quando non vanno a dormire. Una cosa che i genitori scoprono è che si tratta di un’esperienza abbastanza isolante. Non è possibile parlarne con gli altri genitori ai cancelli della scuola, perché sembra che sia un vanto“.

immagine: © theworldnews.net

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FonteUfficiale.com