August Engelhardt considerava il cocco il miglior alimento per l’uomo. Era ossessionato da questo frutto tanto da farne un culto
Il giovane August Engelhardt aveva delle idee alquanto stravaganti: era convinto che il cocco fosse il miglior alimento per l’uomo. Per sperimentare la sua teoria decise di lasciare la Germania e trasferirsi nella Nuova Guinea. Qui acquistò l’isola di Kakabon dove condusse il suo esperimento per dimostrare che si poteva vivere mangiando solo cocco. Era il 1902 e, mentre il resto del mondo si preparava alla guerra, August Engelhardt pensava ad abbandonare tutti i beni terreni per vivere in un paradiso tropicale. Sull’isola costruì la sua capanna ed iniziò a praticare il nudismo e a seguire una dieta a base di cocco. Istituì l’ “Ordine del Sole”, un culto che venerava il sole quale fonte di vita. È proprio da qui che deriva la sua ossessione per il cocco in quanto, essendo il frutto che cresce più vicino al sole, era il giusto nutrimento per gli uomini.
Sebbene Engelhardt avesse portato con sé 1200 libri, si sentiva isolato e voleva una comunità che la pensasse come lui. Nel 1903 arrivarono sull’isola i primi seguaci, tra cui lo scrittore naturalista August von Bethmann-Alsleben. Con lui, nel 1898, aveva già scritto “A Carefree Future”, che descriveva una colonia di mangiatori di frutta e verdura, in particolare di cocco, e intriso di teorie che ne esaltavano le virtù e poesie che lo veneravano. Nonostante i suoi sforzi, il culto ebbe vita breve. Molti seguaci, non abituati al clima caldo e alla dieta rigorosamente a base di cocco, morirono o contrassero la malaria. Il culto si sciolse spontaneamente e lui fu lasciato solo. Non si sa molto del destino di Engelhardt, si presume che sia morto nel 1919, diciassette anni dopo essere arrivato sull’isola.
Nel 2012 lo scrittore svizzero Christian Kracht, ha ispirato il suo romanzo, “Imperium”, alla vita di Engelhardt.
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