Proveniente dalla Cina e dal Giappone, il cachi (o kaki) è un frutto che si è diffuso nel bacino del Mediterraneo
Perché devi assolutamente mangiare i cachi. Proveniente storicamente dalla Cina e dal Giappone, il cachi (o kaki) è un frutto che si è diffuso nel bacino del Mediterraneo. Da molti anni, in Italia, troviamo cachi di altissima qualità. “Si tratta di una pianta nota per la sua resistenza alle avversità, a climi diversi, parassiti e differenti tipi di terreno” spiegano gli esperti nutrizionisti.
È importante che questo particolare e dolcissimo frutto venga gustato al punto giusto di maturazione. Se ancora acerbo è il caso di farlo maturare insieme a delle mele. Quest’ultime, grazie ad acetilene ed etilene, arricchiscono il frutto di zuccheri. Per sapere se è “pronto” da mangiare, controlliamo la buccia. Se è diventata una sottile pellicola, è il momento di gustarlo. Se al contrario la buccia è spessa, è necessario attendere ancora un poco.
Il cachi ha una componente zuccherina importante, circa il 18-20% di zuccheri. È povero di proteine e di grassi, e la presenza di fibra di circa il 2.5%. Preziosa fonte di potassio per cui possiede le sue proprietà diuretiche, ma ci sono anche fosforo, magnesio, sodio e calcio. Importante il suo apporto di beta-carotene, motore dell’azione antiossidante e di prevenzione dalle patologie cardiovascolari.
La vitamina C presente nel cachi dipende invece dal suo grado di maturazione. Ce ne sarà di meno in un frutto molto maturo. I tannini conferiscono le proprietà astringenti di cui siamo stati informati, magari anche da un medico o un nutrizionista. Un cachi che al palato risulta “acido” è ricco di tannini e per questa ancora acerbo.
Il cachi è vitaminizzante, depurativo, diuretico e un ottimo rimedio contro la stitichezza. Dicono gli esperti che “per l’alto contenuto in zuccheri non rientra tra i frutti consigliabili per un soggetto diabetico o nei regimi di riduzione del peso”. Il cachi, però, diventa davvero utile nei casi di inappetenza e stress psicofisico.
Contribuisce a idratare la pelle sciupata e secca soprattutto nei primi freddi autunnali. Infatti, questo elisir per la giovinezza della pelle, ha un’ azione antirughe e rende la pelle più elastica per l’elevato contenuto in vitamina A e C. Passando alla cucina, si consiglia il budino, o l’utilizzo del cachi nella preparazione di dolci, magari con l’aggiunta di cacao. Possiamo abbinare i cachi anche in preparazioni salate con formaggi dal gusto forte e in diversi e interessanti risotti.