La leggenda della principessa della dinastia Qajar: oltre 145 pretendenti e 13 suicidi per il suo rifiuto
Si dice che la bellezza è negli occhi di chi guarda. La veridicità di tale citazione la comprendiamo se conosciamo la storia della principessa di Qajar, l’iraniana Zahra Khanom Tadj es-Saltaneh, una delle mogli preferite dello shah di Persia della dinastia dei Qajar. Considerata da molti un simbolo di perfezione e bellezza, pare che la principessa fu amata da oltre 145 uomini dell’alta nobiltà e che 13 si suicidarono in seguito al suo rifiuto. Fu anche la musa ispiratrice di un famoso poeta persiano, Aref Qazvini.
Era amata e ammirata perché lottò con tutte le sue forze per far valere i diritti delle donne. Fu, infatti, tra i capi fondatori di una società per la libertà femminile e all’epoca, nel 1910, ciò destò non poco scalpore. Dotata di un’intelligenza non comune a quei tempi, si distinse anche per la sua passione per la scrittura, l’arte e la cultura in generale.
Come scriveva il poeta libanese, Khalil Gibran, la bellezza non è nel viso. La bellezza è nella luce del cuore.
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