Il tronchetto di Natale o Buche de Noel, è un dolce natalizio con una tradizione pagana nella quale era davvero un pezzo di legno
Sapientemente modellato e decorato per sembrare un ceppo, il tronchetto di Natale rappresenta una fusione di antiche tradizioni: una che celebrava la fine dell’inverno e un’altra in onore del dio norvegese Thor. Il dolce si compone di un pan di spagna arrotolato e farcito con crema o marmellata, decorato con una ganache al cioccolato o caffè in modo da ricreare le venature della corteccia. A completare il dolce, decorazioni di pistacchio a simulare il muschio, funghi di marzapane e guarnizioni di agrifoglio così da dare l’impressione che si tratti di un vero tronco. La prima ricetta del tronchetto di Natale è stata pubblicata nel 1895 dal pasticcere francese Pierre Lacan. Da allora, in Francia, la Buche de Noel è il dolce tipico del Natale che contribuisce a ricreare l’atmosfera delle feste.
Nella tradizione, però, il tronchetto di Natale era un vero pezzo di legno. Il nome deriva da un rito che prevedeva ceppi in fiamme in onore di Thor, il dio del tuono e del fulmine. Le invasioni dei vichinghi diffusero la tradizione in tutta Europa intrecciandosi con i riti del solstizio d’inverno del Nord Europa, in particolare quelli dei Celti, i quali credevano che bruciare un enorme ceppo distruggesse l’oscurità invernale. Questi tronchi dovevano essere abbastanza grandi da bruciare durante la notte più lunga e più fredda dell’anno. La parte rimasta, non del tutto arsa, sarebbe stata accesa all’inizio del nuovo anno come simbolo di continuità. È stata la combinazione di queste tradizioni a dare longevità a questo dolce, diventando il dolce natalizio per eccellenza.
Il tronchetto di Natale o Buche de Noel
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