Santa Maria Goretti è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 6 luglio
Info sul Santo: Santa Maria Goretti
Nata a Corinaldo il 16 ottobre 1890, Maria Goretti crebbe in una famiglia semplice e laboriosa, immersa in un clima di profonda fede cristiana. Privata del padre in giovane età, Maria si assunse con dedizione le responsabilità domestiche, aiutando la madre e i fratellini. Nonostante le difficoltà, la sua giovane anima era colma di gioia e serenità, nutrita da una fede pura e sincera.
Il 16 giugno 1901, giorno della sua Prima Comunione, Maria si accostò al Sacramento con un’emozione indescrivibile. Quel Pane Celeste divenne la forza e la luce che guidarono la sua breve ma intensa esistenza. La sua purezza angelica e la sua semplicità erano fonte di esempio per tutti coloro che la conoscevano.
Nella casa dei Goretti viveva un giovane, Alessandro Serenelli, tormentato da un animo inquieto e da passioni oscure. Attratto dalla purezza di Maria, tentò in due occasioni di sopraffarla, ma la fanciulla, forte della sua fede e del suo amore per Dio, lo respinse con fermezza. Incapace di accettare il rifiuto, Alessandro meditò un gesto terribile.
Il 5 luglio 1902, mentre Maria era sola in casa intenta a svolgere le faccende domestiche, Alessandro la assalì brutalmente. Con ferocia inaudita, la colpì con quattordici coltellate, lasciandola esanime a terra. Nonostante il dolore atroce, Maria trovò la forza di gridare: “No! Dio non lo vuole! Cosa fai Alessandro? Non mi toccare, è peccato! Andrai all’inferno!”.
Anche di fronte alla morte imminente, Maria non abbandonò il suo perdono. Con voce flebile pronunciò le parole che l’hanno resa celebre: “Sì, lo perdono. Lo perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché voglio che sia con me in Paradiso”.
Dopo venti ore di agonia, circondata dall’affetto dei suoi cari, Maria si spense serenamente, offrendo la sua vita per la conversione del suo assassino.
La morte di Maria Goretti commosse profondamente l’intera comunità. La sua testimonianza di fede incrollabile, purezza angelica e amore incondizionato divenne un faro per tutti. Alessandro Serenelli, sconvolto dal suo gesto efferato, si convertì durante la prigionia e divenne un fervente cattolico, dedicando la sua vita a diffondere il messaggio di Maria.
Nel 1947, Papa Pio XII proclamò Maria Goretti Beata e, nel 1950, la elevò al titolo di Santa. Oggi è venerata come patrona della gioventù e della purezza, un modello di santità a cui i giovani di tutto il mondo guardano con ammirazione e speranza.
La vita di Santa Maria Goretti ci ricorda che la vera forza risiede nella fede, nella purezza del cuore e nel perdono. Il suo esempio ci spinge ad essere testimoni di Cristo nel mondo, resistendo alle tentazioni e lottando per il bene. La sua storia è un monito a vivere con coerenza e a non cedere mai di fronte alle avversità, certi che l’amore di Dio è sempre con noi e ci sostiene in ogni prova.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- San Dione
- Santa Domenica (Ciriaca)
- Santa Nazaria Ignacia March Mesa (Nazaria di Santa Teresa di Gesù)
- San Palladio
- San Romolo di Fiesole
- San Tranquillino di Roma
- San Goar
- San Giusto di Condat
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.