Santa Rosalia è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 4 settembre
Info sul Santo: Santa Rosalia
Santa Rosalia, conosciuta come la patrona di Palermo, nacque intorno al 1130 da Sinibaldo, signore di Quisquina, e discendeva dalla nobile dinastia di Carlo Magno. Fin dalla giovane età, i suoi genitori le trasmisero i principi della fede cristiana, e Rosalia si distinse per la sua pietà e bontà. La sua vita fu segnata da un profondo amore per la Madonna e da una totale consacrazione a Gesù, mantenendo la verginità per tutta la vita.
Crescendo, Rosalia si rese conto della corruzione e delle ingiustizie del mondo che la circondava. Decise quindi di abbandonare la sua vita agiata e fuggire dalla casa paterna per dedicarsi completamente a Dio. Trovò rifugio in una grotta situata nei crepacci del monte Quisquina, vicino a Palermo, dove visse in solitudine e preghiera. Solo una giovane pastorella conosceva la sua posizione e le portava ogni giorno del pane e del latte.
Nella sua grotta, Rosalia si sottopose a severe penitenze e digiuni, vivendo in condizioni di estrema umidità e oscurità. Sulla parete della grotta, è inciso un messaggio che riporta la sua scelta di vita: “Io, Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rosa, per amore del Signore mio Gesù Cristo scelsi di abitare in questa grotta.”
Dopo un certo periodo, il suo angelo custode la avvisò che se fosse rimasta in quel luogo, i suoi genitori l’avrebbero trovata. Così, Rosalia si trasferì sul monte Pellegrino, dove gli angeli le indicarono un’altra grotta. Questa nuova dimora era piccola, ma illuminata da una luce divina, creando un’atmosfera sacra. Tuttavia, il suolo era fangoso e Rosalia faticava a trovare un posto asciutto dove riposare.
Rosalia visse in questa nuova grotta per molti anni, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione, fino a quando il Signore la chiamò a sé. La notte della sua morte, una luce straordinaria illuminò il monte Pellegrino, suscitando meraviglia tra gli abitanti di Palermo. Una pastorella, che conosceva i segreti di Rosalia, corse in città per annunciare la sua morte. Il 4 settembre 1165, il corpo di Rosalia fu trovato dai pellegrini.
Il giorno seguente, l’intera popolazione di Palermo si radunò per una processione che portò trionfalmente il corpo di Santa Rosalia nella cattedrale. Da quel momento, la Santa iniziò a essere venerata, e numerosi miracoli furono attribuiti alla sua intercessione. Nel 1625, durante un’epidemia di peste che colpì la Sicilia, il popolo si rivolse a Santa Rosalia in preghiera. Le sue reliquie furono portate in processione per le strade della città, e la peste si placò miracolosamente.
Il culto di Santa Rosalia si diffuse rapidamente a Palermo e in tutta la Sicilia. Ogni anno, il 14 e 15 luglio, si celebra il Festino di Santa Rosalia, una festa che coinvolge centinaia di migliaia di persone e che include processioni e celebrazioni in suo onore. Le reliquie di Santa Rosalia sono conservate nella Cattedrale di Palermo, dove è dedicata una chiesa a lei e alla Vergine Assunta.
Santa Rosalia è oggi una figura centrale nella spiritualità e nella cultura siciliana, e la sua devozione è viva ancora oggi tra i fedeli. La sua vita è un esempio di dedizione, fede e rinuncia, e continua a ispirare molte persone.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- San Bonifacio I
- Sant’ Ida di Herzfeld
- San Mosè
- Santa Candida la Vecchia
- San Giuseppe
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.