Beato Amedeo IX di Savoia è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 30 marzo
Info sul Santo: Beato Amedeo IX di Savoia
Amedeo nacque a Thonon nel 1435, figlio del duca Ludovico I di Savoia e di Anna di Lusignano. Fin da bambino fu promesso a Iolanda, figlia di Carlo VII di Francia. Cresciuto come un bel ragazzo, soffriva purtroppo di crisi epilettiche, che egli considerava una correzione divina contro l’adulazione dei cortigiani e un’occasione per avvicinarsi a Dio. La Messa quotidiana e la preghiera erano la sua fonte di forza.
Amedeo si sposò nel 1452 con Iolanda e la coppia si ritirò nella quiete della provincia di Brescia, territorio che gli era stato assegnato insieme al governatorato del Piemonte. Questa scelta irritò il fratello Filippo, che arrivò quasi ad attaccare Amedeo, se non fosse stato fermato dal padre.
Alla morte del padre, Amedeo liberò il fratello e gli organizzò un matrimonio con Margherita di Borgogna, lasciandogli anche i territori bresciani. Questo gesto di magnanimità conquistò l’affetto di Filippo.
Amedeo dovette affrontare anche le provocazioni degli Sforza di Milano. Giangaleazzo Sforza, figlio del duca Francesco, tentò di attraversare la Savoia in incognito per tornare in Italia e fu arrestato. Nonostante Amedeo lo avesse rilasciato con una scorta, Giangaleazzo ruppe l’alleanza con la Savoia e sposò Bona, sorella di Amedeo, solo per ottenere un vantaggio politico.
Amedeo intervenne senza esitazioni quando si trattò di difendere il cristianesimo dalla minaccia turca, raccogliendo un esercito per la difesa del Peloponneso. Fu uno dei primi a rispondere all’appello di Papa Pio II per organizzare una crociata contro i turchi.
La sua prima preoccupazione, tuttavia, era per i poveri. Un giorno, un ambasciatore si vantò dei suoi cani da caccia, e Amedeo lo condusse a vedere i poveri della città che venivano sfamati ai tavoli del palazzo: “Queste sono le mie mute e i miei cani da caccia. È con l’aiuto di questa povera gente che inseguo la virtù e vado a caccia del regno dei cieli”.
Nonostante la sua grande generosità, Amedeo non ebbe mai problemi economici e grazie a un’attenta amministrazione riuscì anche a saldare i debiti contratti dai suoi predecessori.
La sua vita era estremamente austera. Nonostante la salute delicata, non si concedeva alcun privilegio e anzi digiunava frequentemente. Con l’aumentare della sua debolezza, passò l’amministrazione del ducato alla moglie Iolanda (1469), ma i sudditi si ribellarono e lo imprigionarono. Fu liberato solo grazie all’intervento del cognato, Luigi XI di Francia.
Quando si rese conto di essere prossimo alla morte, affidò i figli alla moglie e pronunciò le ultime raccomandazioni alla presenza loro e dei suoi ministri: “Siate retti. Amate i poveri e Dio vi garantirà la pace”.
Amedeo morì a Vercelli nel 1472 e fu beatificato nel 1677 da Papa Innocenzo XI. La sua memoria è ancora viva oggi ed è considerato un esempio di duca santo che ha dedicato la sua vita al servizio del suo popolo e della Chiesa.
Morì il 30 marzo 1472 e fu beatificato nel 1677.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- San Decio
- San Giovanni Climaco
- San Giovanni Gbec’I
- San Julio Alvarez Mendoza
- San Pietro Regalado da Valladolid
- San Secondo di Asti
- San Zosimo di Siracusa
- Santi Martiri di Costantinopoli
- San Ludovico da Casoria
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.