San Filippo Neri è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 26 maggio
Info sul Santo: San Filippo Neri
San Filippo Neri nacque a Firenze nel 1515 da una famiglia benestante. Fin da piccolo, si distinse per il suo carattere straordinariamente gentile, tanto da essere soprannominato “Pippo il Buono”. Dopo aver completato gli studi umanistici, Filippo maturò la vocazione sacerdotale e rinunciò all’eredità paterna per abbracciare la vita religiosa.
Si trasferì a Roma, dove visse per un periodo presso un concittadino, conducendo una vita di preghiera, mortificazione e solitudine. In questo periodo fu duramente tentato dal diavolo, ma con tenacia e fede superò ogni prova, ottenendo dal Signore la grazia di essere immune da future tentazioni.
Ordinato sacerdote, Filippo si dedicò anima e corpo alla propria santificazione. Le sue intense contemplazioni e le profonde gioie spirituali lo spingevano spesso a esclamare: “Basta, Signore, basta! Questo mio cuore è troppo piccolo per amare Te, così amabile!”.
Filippo era particolarmente devoto ai poveri e si prodigava nel servizio al prossimo. Visitava gli ammalati nelle loro case e negli ospedali, offrendo loro conforto e assistenza. Nutrì un amore speciale per i giovani, ai quali dedicava gran parte del suo tempo. La sua stanza divenne un luogo di incontro amato da loro, dove potevano ascoltare le sue parole piene di gioia e saggezza, che ancora oggi sono ricordate come proverbi preziosi.
Durante la celebrazione della Santa Messa, Filippo era spesso rapito in estasi, sollevandosi da terra e circondato da una luce celestiale. La sua figura emanava una tale santità da farlo sembrare un vero angelo in carne ed ossa.
Decine di persone si recavano da lui per confessarsi, attratte dalla sua fama di confessore saggio e misericordioso. Era dotato di un dono speciale: nessun peccatore, per quanto ostinato, poteva resistere al suo sguardo e alle sue parole, e tutti si convertivano sinceramente. La sua fama era tale che alcuni peccatori evitavano addirittura di incontrarlo per timore di dover cambiare vita!
Nonostante la sua santità, Filippo dovette affrontare numerose prove e difficoltà. Subì calunnie, opposizioni alle sue opere di bene e persino la ribellione di alcuni confratelli. Tuttavia, egli superò ogni avversità con dolcezza, pazienza e incrollabile fiducia in Dio.
A Roma, Filippo fondò la Congregazione dell’Oratorio, destinata a svolgere un ruolo fondamentale nell’educazione dei giovani. La sua umiltà e semplicità lo spinsero a rifiutare sempre onori e cariche ecclesiastiche, nonostante gli venissero offerte a più riprese. Dio lo ricolmò di doni spirituali, tra cui la profezia, la capacità di compiere miracoli e frequenti visioni mistiche.
Filippo Neri si spense a Roma il 26 maggio 1595, all’età di 80 anni. I medici, stupiti, constatarono che due sue costole erano piegate a causa dei suoi intensi battiti d’amore per Dio. Beatificato nel 1615, fu canonizzato da Papa Gregorio XV nel 1622. Ancora oggi, San Filippo Neri è venerato come un santo gioioso, umile e pieno di amore per Dio e per il prossimo. La sua figura continua ad ispirare e a guidare credenti di ogni età, invitandoli a seguire un sentiero di santità fatto di preghiera, servizio al prossimo e amore gioioso per Dio.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- Sant’ Alvino
- San Berengario di Saint-Papoul
- San Desiderio di Vienne
- Sant’ Eleuterio
- San Gennadio
- San Guinizzone
- Santa Maria Anna di Gesù (Mariana de Paredes y Flores)
- Santa Maria del Fonte (Nostra Signora di Caravaggio)
- Santi Felicissimo, Eraclio e Paolino
- San Pardo di Larino
- San Quadrato
- Sant’ Andrea Kaggwa
- Santa Felicissima
- San Lamberto di Bauduen
- San Zaccaria di Vienne
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.