Il Santo del Giorno – San Guglielmo da Vercelli (25 giugno)

San Guglielmo da Vercelli è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 25 giugno

Il Santo del Giorno - San Guglielmo da Vercelli (25 giugno)

Info sul Santo: San Guglielmo da Vercelli

Nella cittadina piemontese di Vercelli, nell’XI secolo, nacque un bambino a cui il destino aveva riservato un ruolo straordinario: Guglielmo. Fin dalla tenera età, manifestò un’inclinazione naturale verso la spiritualità e la preghiera, prediligendo la solitudine come rifugio per il suo animo contemplativo. Già all’età di 14 anni, spinto da un fervente zelo religioso, intraprese un pellegrinaggio a piedi verso Santiago di Compostela, in Spagna, per recarsi al celebre santuario di San Giacomo. Nonostante le difficoltà e le privazioni incontrate lungo il cammino, tra cui il freddo pungente, la fame, la pioggia battente e le numerose sfide, Guglielmo perseverò nella sua santa impresa, dimostrando una tenacia e una fede incrollabili.

Il suo cuore ardente desiderava ardentemente raggiungere anche la Terra Santa e prostrarsi di fronte al Santo Sepolcro a Gerusalemme. Tuttavia, il destino aveva in serbo altri piani per lui. Incontrò ostacoli insormontabili che lo costrinsero a rinunciare al suo sogno, indirizzandolo verso un sentiero diverso.

Assecondando la sua naturale inclinazione verso una vita eremitica e consacrata alla preghiera, Guglielmo si ritirò sul Monte Solicchio, dove trascorse ben due anni in solitudine, dedicandosi a intense meditazioni, digiuni e dormendo a terra. La fama della sua santità si diffuse rapidamente, attirando un numero crescente di persone che desideravano ricevere i suoi insegnamenti e godere della sua benedizione. La sua quiete eremitica fu però turbata da questo afflusso di visitatori, spingendolo a cercare un nuovo rifugio in cui potersi dedicare indisturbato alla contemplazione divina.

Deciso a intraprendere un pellegrinaggio verso Gerusalemme, Guglielmo si mise in viaggio. Durante il tragitto, ebbe un’esperienza mistica che cambiò per sempre il corso della sua vita. Dio gli apparve e gli rivelò i suoi piani per lui, indicandoli la strada da seguire. Accolto il volere divino, Guglielmo si stabilì nel Regno di Napoli, scegliendo la quiete di un bosco come dimora. La sua vita eremitica riprese, ma ben presto la sua fama si diffuse nuovamente, attirando l’attenzione di alcuni boscaioli che, durante la raccolta della legna vicino alla sua grotta, lo scoprirono.

Tornati al loro villaggio, raccontarono con stupore le meraviglie che avevano visto, alimentando la curiosità di un numero sempre maggiore di persone che desideravano conoscere il santo eremita. Nuovamente disturbato nella sua ricerca di solitudine, Guglielmo si recò in un luogo aspro e quasi inaccessibile, noto come Monte Vergine, sperando di trovare finalmente la pace tanto agognata.

Tuttavia, anche in questo luogo remoto la sua fama lo precedette, e ben presto si ritrovò circondato da numerosi giovani desiderosi di seguire il suo esempio e intraprendere una vita consacrata a Dio al suo fianco. Di fronte a questa realtà, Guglielmo decise di accogliere i postulanti e di offrire loro un rifugio sicuro. Iniziò così la costruzione del monastero di Monte Vergine, tracciando i primi schizzi, scavando le fondamenta e trasportando i materiali necessari.

Con l’aiuto di coloro che avevano scelto di seguirlo, Guglielmo diede vita a una comunità monastica basata sui principi evangelici, traendo ispirazione per la stesura della Regola principalmente da quella di San Benedetto. Attraverso la parola e l’esempio di una vita condotta nella più rigorosa santità, Guglielmo attirò un numero crescente di giovani, portando alla fondazione di nuovi monasteri.

Numerosi miracoli furono attribuiti a San Guglielmo da Vercelli. Per sua intercessione, i muti riacquistarono la parola, i ciechi la vista, i sordi l’udito e i malati furono guariti da ogni tipo di infermità. La sua fama si diffuse in tutto il regno, narrando anche la sua capacità di trasformare l’acqua in vino e di resistere alla tentazione della castità gettandosi nudo sui carboni ardenti.

La fama di San Guglielmo giunse alle orecchie del re di Napoli, Ruggero, che nutriva una profonda venerazione per il Santo e si affidava alle sue preghiere per il benessere suo, della sua famiglia e del regno. Guglielmo, dotato del dono della profezia, previde la data della morte sia del re che di altri personaggi illustri, confermando la sua santità e il suo legame speciale con il divino.

Dopo aver benedetto i suoi religiosi e aver lasciato loro un’eredità di insegnamenti spirituali e di vita esemplare, San Guglielmo si addormentò nel Signore il 25 giugno dell’anno 1142. La sua morte fu segnata da un profondo cordoglio da parte di tutti coloro che avevano avuto la fortuna di conoscerlo e di essere testimoni della sua santità.

Ancora oggi, San Guglielmo da Vercelli è venerato come un modello di fede incrollabile, abnegazione e dedizione alla vita consacrata. La sua figura continua a ispirare credenti di tutto il mondo, ricordando loro il valore della preghiera, della contemplazione e della carità verso il prossimo.

La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.

Gli altri Santi e Beati
  • San Massimo di Torino
  • Sant’ Eurosia di Jaca
  • Santa Febronia
  • San Prospero di Reggio Emilia
  • San Salomone
  • Santi Ponzio Pilato e Claudia Procula

La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.

Nota

Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.

Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).

Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

Vuoi sapere meglio le cose? Vai agli APPROFONDIMENTI →

FonteUfficiale.com