Il Santo del Giorno – Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno (2 gennaio)

Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 2 gennaio

Il Santo del Giorno - Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno (2 gennaio)

Info sul Santo: Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno

Sant’ Basilio Magno e Sant’ Gregorio Nazianzeno, vissuti nel IV secolo, sono due importanti santi della chiesa cristiana, particolarmente venerati dalla chiesa cattolica e ortodossa.

Basilio Magno
Basilio Magno, nato nel 330 a Cesarea in Cappadocia, fu un importante vescovo di Cesarea in Cappadocia (in Turchia moderna). È considerato uno dei Padri della Chiesa e il suo pensiero ha avuto una grande influenza sulla teologia cristiana.

Basilio Magno nacque in una famiglia aristocratica e ricevette un’educazione di alto livello. Studiò a Costantinopoli e poi a Atene, dove incontrò Gregorio Nazianzeno. I due amici condividevano un forte interesse per la teologia e la filosofia.

Dopo aver completato i suoi studi, Basilio Magno tornò in Cappadocia, dove si dedicò all’assistenza sociale e caritativa. Fondò un monastero a Annesi, dove visse per alcuni anni.

Nel 370, Basilio Magno fu eletto vescovo di Cesarea. In questa posizione, si dedicò alla promozione della fede cristiana e alla lotta contro l’eresia ariana. Fu anche un importante autore di opere teologiche, tra cui “Le lettere”, “Il trattato sulla comunione dei santi” e “Il trattato sulla fede”.

Basilio Magno morì nel 379. È venerato come santo dalla chiesa cattolica e ortodossa.

Gregorio Nazianzeno
Gregorio Nazianzeno, nato nel 330 a Nazianzo, in Cappadocia, era un importante vescovo e teologo cristiano. Era originario della Cappadocia e fu amico di Basilio Magno.

Gregorio Nazianzeno nacque in una famiglia aristocratica e ricevette un’educazione di alto livello. Studiò a Costantinopoli e poi ad Atene, dove incontrò Basilio Magno. I due amici condividevano un forte interesse per la teologia e la filosofia.

Dopo aver completato i suoi studi, Gregorio Nazianzeno tornò in Cappadocia, dove si dedicò alla vita monastica. Fondò un monastero a Nazianzo, dove visse per alcuni anni.

Nel 379, Gregorio Nazianzeno fu eletto vescovo di Costantinopoli. In questa posizione, si dedicò alla promozione della fede cristiana e alla lotta contro l’eresia ariana. Fu anche un importante autore di opere teologiche, tra cui “Le omelie”, “Le lettere” e “Il trattato sulla fede”.

Gregorio Nazianzeno morì nel 389. È venerato come santo dalla chiesa cattolica e ortodossa.

L’amicizia tra Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno
Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno erano amici di lunga data e condividono molte affinità. Entrambi erano nati in Cappadocia, erano aristocratici e avevano ricevuto un’educazione di alto livello. Entrambi erano anche interessati alla teologia e alla filosofia.

L’amicizia tra i due fu importante per la loro vita e il loro lavoro. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno si sostenevano a vicenda nella loro ricerca della verità e nella loro lotta per la fede cristiana.

L’influenza dei Santi Cappadoci
Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno sono stati importanti figure della chiesa cristiana. Il loro pensiero ha avuto una grande influenza sulla teologia cristiana, sia cattolica che ortodossa.

Basilio Magno è considerato uno dei Padri della Chiesa e il suo pensiero ha contribuito a definire la dottrina trinitaria. Gregorio Nazianzeno è noto per le sue omelie, che sono ancora oggi fonte di ispirazione per i cristiani.

I Santi Cappadoci sono un esempio di fede, saggezza e impegno per la verità. La loro vita e il loro lavoro continuano ad ispirare i cristiani di tutto il mondo.

La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.

Gli altri Santi e Beati
  • Sant’ Airaldo di Saint-Jean-de-Maurienne
  • San Defendente di Tebe
  • San Giovanni il Buono
  • San Silvestro di Troina
  • San Telesforo
  • Sant’ Adelardo di Corbie

La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.

Nota

Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.

Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).

Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.

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FonteUfficiale.com