Il Santo del Giorno – Sant’ Arsenio il Grande (19 luglio)

Sant’ Arsenio il Grande è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 19 luglio

Il Santo del Giorno - Sant' Arsenio il Grande (19 luglio)

Info sul Santo: Sant’ Arsenio il Grande

Nato da nobile famiglia romana, Sant’Arsenio visse una giovinezza agiata e ricca di privilegi. Ascese a posizioni di rilievo presso la corte imperiale, diventando persino precettore dei figli dell’imperatore Teodosio I, Arcadio e Onorio. Tuttavia, nonostante il successo mondano, Arsenio non trovava pace interiore.

Con la caduta dell’Impero Romano e il declino della sua potenza, Arsenio avvertì un profondo senso di disillusione verso il mondo materiale. Sentendosi chiamato da una forza interiore, decise di abbandonare la sua vita agiata e intraprendere un percorso di ascesi spirituale.

Ritiratosi nel deserto egiziano di Scete, Arsenio abbracciò una vita di estrema austerità e preghiera incessante. Trascorreva le sue giornate in solitudine, dedicandosi alla meditazione e alla contemplazione divina. Le sue notti erano dedicate alla preghiera, prolungandosi spesso fino all’alba. La sua devozione era tale che i suoi occhi non avevano più ciglia, consumati dalle continue lacrime di penitenza.

Arsenio visse per oltre cinquant’anni nel deserto, dedicandosi anima e corpo alla ricerca di Dio. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando numerosi discepoli che desideravano seguire il suo esempio di vita radicale. Arsenio divenne una guida spirituale per molti, offrendo loro consigli e insegnamenti sulla preghiera, la mortificazione e la ricerca della santità.

La vita di Sant’Arsenio rappresenta un modello di ascetismo e di dedizione totale a Dio. La sua rinuncia ai beni materiali, la sua austerità e la sua incessante preghiera lo resero un esempio luminoso per tutti coloro che cercano la santità. Il suo insegnamento ci ricorda che la vera felicità non si trova nelle ricchezze o nel successo mondano, ma nella ricerca di Dio e nella vita interiore.

Sant’Arsenio è spesso associato al dono delle lacrime di penitenza. Si narra che le sue lacrime erano così abbondanti da creare una sorgente d’acqua nel deserto. Queste lacrime simboleggiano il profondo pentimento per i propri peccati e il desiderio di purificazione dell’anima.

Nella tradizione cristiana, le lacrime di penitenza sono considerate un dono prezioso, segno di una sincera conversione del cuore e di un vero amore per Dio. Esse rappresentano il lavaggio dell’anima dai peccati e l’apertura verso la grazia divina.

Sant’Arsenio ci insegna che il pianto per i propri peccati non è segno di debolezza, ma piuttosto di una profonda consapevolezza della propria fragilità e del bisogno di redenzione. Le sue lacrime sono un invito per tutti noi a confrontarci con la nostra coscienza, a riconoscere i nostri errori e a chiedere perdono a Dio con cuore sincero.

La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.

Gli altri Santi e Beati
  • San Simmaco
  • San Dio (Divo) di Costantinopoli
  • Sant’ Epafra di Colossi
  • San Felice di Verona
  • San Kragon (Cragon)
  • San Liberio di Poitiers
  • Santa Macrina la Giovane
  • San Pietro (Pietrillo) Crisci da Foligno
  • Santo Stefano del Lupo
  • San Bernoldo di Utrecht
  • Santi Innocenti di Milano

La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.

Nota

Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.

Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).

Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.

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FonteUfficiale.com