Per ogni giorno dell’anno esistono Santi che sono, per tradizione, più “importanti” di altri. Oggi si festeggia San Giosafat Kuncewycz (12 novembre)
Info sul Santo: San Giosafat Kuncewycz
San Giosafat, vescovo di Polvez e martire, nacque a Vladimir in Polonia da una nobile e cattolica famiglia di nome Kuncewizio. Fin dalla sua infanzia, fu colpito da un profondo amore per Dio, ispirato dalle narrazioni della passione di Cristo fatte dalla madre. Questo amore lo portò a entrare nell’ordine di San Basilio all’età di vent’anni, dove professò la regola dell’ordine.
La sua vita religiosa fu caratterizzata da estreme pratiche di penitenza e mortificazione: camminava a piedi nudi anche durante i rigidi inverni polacchi, evitava la carne e il vino, e praticava penitenze severe con un cilicio. Mantenne la promessa di purezza fatta alla Vergine Maria quando era ancora un bambino.
La sua virtù e la sua erudizione divennero presto note, tanto che, nonostante la sua giovane età, fu eletto abate del monastero di Vilna. Successivamente, il popolo lo scelse come arcivescovo di Polvez. Nonostante il peso della nuova dignità, continuò a vivere una vita di umiltà, dedicandosi al culto divino e alla guida spirituale delle sue pecorelle.
San Giosafat fu un difensore fervente dell’unità e della verità cattolica, impegnandosi attivamente nella riconciliazione degli eretici e degli scismatici. Sostenne con forza l’autorità del Papa e promosse l’unione tra la Chiesa Greca e Latina. Utilizzò le sue rendite personali per costruire chiese, conventi e opere di carità, dimostrando una particolare attenzione per i poveri.
La sua devozione e il suo zelo per la fede cattolica suscitarono l’odio di alcuni scismatici. Mentre si trovava a Vitebsk per una visita pastorale, fu vittima di una congiura. I cospiratori assaltarono il palazzo vescovile, ferendo e uccidendo molti. In un atto di straordinaria gentilezza, San Giosafat si fece incontro a coloro che lo minacciavano, offrendo la sua vita per proteggere i suoi fedeli. Fu bastonato e ucciso, il suo corpo gettato nel fiume.
Il 12 novembre 1623 segnò la fine della vita terrena di San Giosafat. Il suo corpo, risplendente di una luce meravigliosa, fu recuperato dal fiume. I suoi assassini, colpiti dalla potenza del suo sacrificio, si pentirono e abjurarono lo scisma.
Papa Pio IX, il 29 giugno 1877, lo canonizzò solennemente, riconoscendolo martire della fede. Successivamente, papa Leone XIII estese il suo culto a tutta la Chiesa cattolica. La vita di San Giosafat è commemorata come un esempio di fedeltà, sacrificio e zelo per l’unità della Chiesa.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- Sant’ Emiliano della Cogolla
- San Diego di Alcalà
- San Livino (Lebuino) di Deventer
- San Margarito Flores Garcia
- San Renato di Angers
- Santi Benedetto, Giovanni, Matteo, Isacco e Cristiano
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.