Santi Proto e Giacinto è il santo del giorno più importante che per tradizione si festeggia oggi 11 settembre
Info sul Santo: Santi Proto e Giacinto
San Proto e San Giacinto furono due fratelli martiri cristiani di epoca incerta, la cui esistenza storica è provata da un’iscrizione per il loro sepolcro commissionata dal papa Damaso nel IV secolo.
Secondo la leggenda, Proto e Giacinto erano eunuchi, originariamente schiavi della nobile Eugenia, figlia del prefetto Filippo ad Alessandria d’Egitto. Grazie all’influenza dei due giovani, Eugenia si convertì al cristianesimo[1]. In seguito, Eugenia avrebbe ceduto Proto e Giacinto alla nobile Bassilla, che a sua volta si convertì grazie ai loro insegnamenti[1]. I due martiri continuarono a operare conversioni al cristianesimo fino a quando vennero arrestati.
Dopo l’arresto, Proto e Giacinto furono imprigionati e costretti ad adorare gli dei pagani, ma rimasero fedeli alla loro fede cristiana[1]. Subirono terribili torture, tra cui bastonature cruenti, e infine furono condannati a morte per decapitazione.
Le reliquie di San Proto sono venerate nel Collegio di Propaganda Fide, mentre quelle di San Giacinto si trovano nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini[1]. La loro storia è celebrata nella tradizione cristiana come un esempio di fedeltà alla fede anche di fronte all’oppressione e alla persecuzione.
La storia del santo è tratta dal sito: santodelgiorno.it.
Gli altri Santi e Beati
- Sant’ Almiro
- Sant’ Elia Speleota
- Santi Felice, Regola ed Essuperanzio
- Sant’ Adelfio di Remiremont
- San Giovanni Gabriele Perboyre
- Santi Matteo e Gusmeo
- Santi Vincenzo, Ramiro e compagni
- San Daniele di Bangor
La lista completa dei santi di oggi puoi consultarla su Wikipedia.
Nota
Il processo di santificazione nella Chiesa Cattolica è divisa in fasi e di solito devono passare almeno 5 anni dopo la morte della persona che si è distinta in vita per fede e opere.
Si inizia con “Servo di Dio” (indica che in vita la persona si è distinta per “santità di vita”). Poi, bisogna attendere che la Congregazione per le cause dei Santi emetta il decreto che dimostri le virtù cristiane della persona. Virtù che possono essere di due tipi: eroicità delle vertù (dimistrazione delle virtù cristiane in modo eroico) oppure l’appellativo di Venerabile (in caso di morte per martirio).
Nel passaggio successivo il Venerabile dovrà compiere un miracolo per diventare Beato (l’ufficialità spetta al Papa). Infine, per diventare Santo, il Beato deve compiere un ulteriore miracolo dopo la beatificazione.