Vigile parcheggia nel posto riservato ai disabili, poi si rende conto dell’errore, si multa da solo e dona la somma in beneficenza
Francavilla Fontana, Brindisi – Un vigile parcheggia nel posto riservato ai disabili. Poi, però, si rende conto dell’errore e prende una decisione epica: si multa da solo e dona la somma in beneficenza.
Può sembrare una vicenda assurda, ma è verissima. Il protagonista è un operatore della polizia municipale del brindisino che ha deciso di multarsi da solo, dopo aver riconosciuto il suo errore: aver parcheggiato in un posto riservato ai diversamente abili. La parte più bella della storia è che la somma è stata devoluta in beneficenza.
Il richiamo scritto resterà per sottolineare che la decisione del vigile non è stata adottata per evitare sanzioni disciplinari. Insomma, ha pagato due volte: sia economicamente pagando la multa, sia disciplinare con il richiamo.
La vicenda si può leggere sulla pagina Facebook del comune pugliese: “Ha voluto automultarsi, devolvendo l’ammontare della sanzione all’associazione “Cuore amico” da sempre impegnata sul fronte delle persone svantaggiate, il vigile urbano di Francavilla Fontana che lo scorso 18 gennaio aveva parcheggiato con l’auto di servizio su uno spazio riservato ai portatori di handicap in via San Giovanni Bosco a Brindisi. L’agente della Polizia municipale, riconoscendo l’errore, e a prescindere da quelle che sarebbero state le conseguenze possibili sul piano disciplinare, ha voluto pagare quella stessa multa che sarebbe spettata a qualsiasi comune cittadino sorpreso da lui stesso o da qualche suo collega a commettere la violazione di cui si è reso responsabile.”
Il sindaco, Maurizio Bruno: “Così come sono stato estremamente duro con il nostro vigile urbano che lo scorso 18 gennaio parcheggiò su uno stallo per disabili a Brindisi, allo stesso modo non posso che apprezzare la sua decisione di automultarsi e devolvere la somma in beneficenza. Lui non è stato né il primo dipendente pubblico in Italia a commettere una mancanza né sarà forse sarà l’ultimo, ma mentre purtroppo in molti casi, anche davanti a evidenti trasgressioni, c’è chi si difende, si giustifica e addirittura si oppone in giudizio pur di evitare conseguenze disciplinari, il nostro agente ha riconosciuto l’errore e pagato due volte: disciplinarmente con il richiamo scritto ed economicamente, automultandosi. Una mancanza sul piano professionale, colmata con un bel gesto su quello personale e umano“.