Ritrovata intatta lungo le coste britanniche una bottiglia di plastica dopo mezzo secolo: è allarme inquinamento
Londra – Una bottiglia di plastica è riemersa intatta lungo le coste britanniche. Il giornale “The Guardian” lancia l’allarme inquinamento e racconta del ritrovamento in mare di una bottiglia di un detersivo utilizzato almeno 47 anni fa.
Siamo su una spiaggia presso Burnham-on-Sea, nella contea del Sommerset (Inghilterra sud-occidentale). La Guardia Costiera stessa ha condiviso la foto che il giornale britannico ha pubblicato quale testimonianza dell’indistruttibilità della bottiglia: una confezione di detersivo liquido. L’etichetta (pure quasi perfettamente conservata) non riporta l’indicazione di peso dei decimali introdotta sui prodotti del Regno nell’ormai lontano 1971. La plastica è capace di durare anche fino a 450 anni.
“È stato scioccante scoprire quanto a lungo questa immondizia possa sopravvivere danneggiando la natura“, ha dichiarato la Burnham Coastguard. Questa bottiglia è solo un esemplare delle tonnellate di plastica che ogni anno vengono gettate in mare, causando la morte di flora e fauna locale. La plastica, oltre ad essere praticamente indistruttibile, non è assolutamente biodegradabile ed è capace di resistere e vagare in mare per moltissimi anni provocando irrimediabili danni alla natura.
La produzione di materie plastiche è impennata negli ultimi 50 anni, e non esistono più aree incontaminate: si formano le “isole di plastiche”, accumuli di rifiuti che raggiungono i territori più remoti e incontaminati come le isole oceaniche delle Hawaii e delle Galapagos. Negli oceani non esiste una zona franca per le plastiche, trovate anche nelle regioni più remote come i poli.
La storia della bottiglia di mezzo secolo fa è un ammonimento, perché la plastica negli oceani è un problema che riguarda tutti noi.